Scegliere di bere l’acqua del rubinetto invece che acquistarla in bottiglia fa risparmiare, in un anno, oltre 300 euro e non appesantisce l’ambiente con 30 kg di plastica. Alcuni penseranno: però farà male alla salute! Nulla di più falso. Diverse indagini nazionali hanno dimostrato questa falsa “percezione” indotta dalla pubblicità. L’acqua del rubinetto è risultata ottima a parte qualche rara eccezione, in moltissimi casi migliore dell’acqua venduta in bottiglia. Non è altrettanto risaputo che alcune acque in bottiglia non supererebbero i rigidi limiti imposti dalla normativa nazionale sull’acqua potabile distribuita dall’acquedotto comunale.

A pesare contro l’acqua in bottiglia la plastica, che non è il miglior posto per conservare alimenti! Ad esempio l’acqua in bottiglia se esposta al sole diventa una minaccia alla salute.

I ferrei sostenitori dell’acqua in bottiglia si trincerano sia sull’abbondante aggiunta di cloro da parte del comune, sia sull’impossibilità di sapere la composizione chimica dell’acqua. E’ giusto rispondere a questi due quesiti in modo chiaro e definitivo:

1) In alcuni casi e per brevi periodi il cloro può risultare eccessivo,  l’eccesso di cloro oltre al pessimo gusto non crea problemi di salute, ma c’è un modo per togliere il gusto del cloro, basta riempire una brocca e lasciare per diversi minuti a “decantare”. L’eccesso di cloro si volatilizza e sparisce. (bibite, acqua in bottiglia e altri utilizzano il fluoro che è peggio, soprattutto per i bambini)

2) Premesso che l’acqua comunale risulta il più delle volte migliore di tantissime acque in bottiglia, chi avesse qualche remora per l’utilizzo di autoclave, o tubazioni vecchissime allora può raccogliere l’acqua dal proprio rubinetto e portarla ad analizzare, il costo è irrisorio. Attenzione: l’analisi chimico-fisica può essere fatto in un recipiente ben pulito, mentre l’analisi biologica (più importante) deve essere fatto rispettando alcuni basilari metodi, che evitano un inquinamento esterno ed essere portato in laboratorio entro pochissimo tempo.

Queste analisi possono rassicurare. Le analisi di laboratorio hanno dimostrato che il più delle volte l’acqua dell’acquedotto chimicamente e biologicamente è migliore! A tenere sempre sotto osservazione l’acqua comunale ci pensa l’Istituto di Igiene e Profilassi. Non costa nulla richiedere i risultati (a parte un po’ di tempo).

L’acqua del rubinetto è controllata periodicamente, qualsiasi anomalia sarebbe subito rilevata, mentre le analisi dell'aqcua in bottiglia sono meno frequenti e non sappiamo con certezza se è stata conservata correttamente senza esporla ai raggi solari, ecc.

Chi beve acqua in bottiglia si preoccupi delle conclusioni, la pubblicità, ancora una volta, lo ha ingannato!  Quando qualcuno ci avverte che i mezzi di comunicazione hanno una potenza impressionante nel manipolare le nostre percezioni, pensieri, certezze. Sembra fantasia, allarmismo, ma è proprio così.

La pubblicità riesce a vendere i frigoriferi in Alaska, questo ci fa ridere, eppure riesce a vendere l’acqua a chi ne ha tanta, buona e direttamente in casa; Sembra incredibile ma...non la vende a chi vive dove non c’è acqua!!!  Fonte saluteme.it

P.S. Un mio amico mi ha raccontato che, durante una crociera ai caraibi per il suo viaggio di nozze, era riuscito fatalmente a scorgere un ponte della nave nascosto agli occhi dei passeggeri. Qui erano stoccate migliaia di bottiglie di plastica pronte per essere utilizzate durante i pasti. Ma questo ponte non era coperto e le bottiglie stavano ad "abbronzarsi" tutto il giorno sotto il sole cocente dei caraibi...

E' oltretutto assurdo che le persone che comprano l'acqua in bottiglia perche' pensano che l'acqua del rubinetto non sia buona, sia a rischio, sia contaminata, non faccia bene, etc usino la stessa per lavarsi (compresi denti ed igiene intima), lavare i vestiti, cucinare, lavare i piatti, innaffiare le piante, etc...come se il contatto non generasse gli stessi danni dell'ingerimento. (Giornalismo e' diffondere cio' che qualcuno non vuole si sappia, il resto e' propaganda - Horacio Verbistky)

SFATIAMO QUALCHE PREGIUDIZIO SULLA NOSTRA ACQUA Gli italiani sono fra i maggiori consumatori al mondo di acqua in bottiglia, anche se spesso l’acqua del rubinetto è di ottima qualità! Negli anni invece si sono creati falsi miti sulle caratteristiche dell’acqua che arriva nelle nostre case. Eccone alcuni, molto diffusi ma non per questo veritieri.

L’acqua in bottiglia è più salubre di quella del rubinetto: FALSO! La legge impone per l’acqua del rubinetto rigorosi controlli che ne garantiscono la qualità e la salubrità.

L’acqua in bottiglia è pura di fonte, quella del rubinetto è trattata: FALSO! Sia l’acqua del rubinetto che quella in bottiglia possono subire trattamenti, e anche l’acqua dell’acquedotto è spesso pura di falda!

L’acqua del rubinetto può essere contaminata: FALSO! L’acqua che arriva nelle case è sicura e garantita. Se i controlli dovessero evidenziare la presenza di sostanze nocive, il sindaco ne dovrebbe vietare espressamente il consumo alimentare.

L’acqua in bottiglia ha meno sali di quella del rubinetto: FALSO! Nel nostro territorio quasi tutta l’acqua del rubinetto è classificabile come acqua oligominerale, cioè contiene pochi sali.

Il calcare fa venire i calcoli: FALSO! Il calcare fa male alle pentole, alla lavatrice e alle parti metalliche in generale, può influenzare il gusto dell'acqua ma non ha effetti negativi sulla nostra salute. “Le persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi.” ("Linee Guida per una Sana Alimentazione" - Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione Ministero delle Politiche Agricole e Forestali). Fonte stopthedrop.it

La mia opinione e' che, quanto le case imbottigliatrici (e non produttrici...) di acqua sono riuscite a fare negli ultimi anni, convincendo milioni di persone a comprare il loro prodotto, e' la dimostrazione di come la pubblicita' possa influenzare le nostre scelte ed il nostro modo di pensare. Hanno imbottigliato anche i nostri cervelli, e cosi' noi continuiamo a fare avanti e indietro dal supermercato per comprare l'acqua in bottiglia, nonostante abbiamo la fortuna (e non tutti ce l'hanno purtroppo) di averla comodamente a casa aprendo il rubinetto.

Il sito fontanelle.org offre una cartina per visualizzare le fontanelle pubbliche in tutta Italia. Molto utile se vi trovate in un posto che non conoscete bene ed avete sete: potrete evitare di comprare una bottiglietta d'acqua! Risparmio ed ecologia, due in uno!

Qui siamo tutti d'accordo ed anch'io avevo inserito una buona pratica STOP ALL'ACQUA IN BOTTIGLIA contiamoci.com non accorgendomi che c'era gia' questa. Il problema (e quindi la buona pratica successiva) e' che dobbiamo convincere i nostri amici, parenti e conoscenti a comportarsi come noi. E' pieno di bottiglie di plastica dappertutto, lanciate dalle auto in corsa o semplicemente gettate per terra dai passanti e sono un po' stanco di raccoglierle!

Questa buona pratica è stata inserita nel calendario del cambiamento 2014

Pensate che a Berlino, per scoraggiare il consumo di acqua in bottiglia, si pagano dai 15 ai 25 centesimi di 'vuoto a rendere' oltre al prezzo (già alto) dell'acqua....e per strada neanche una bottiglia di plastica!

io vivo a terni e da noi ci sono diverse sorgenti dalle quali l'acquedotto comunale "pesca".........fortunatamente mi trovavo, e mi trovo ora, ad abitare in zone con acqua buonissima che, pertanto utilizzo anche per dissetarmi. ovvio che più l'acqua è saporita più contiene sali - perciò residuo fisso - però se non si soffre di calcoli.....

Segnalo 3 video molto carini da guardare, sono molto brevi e simpatici

acqua in brocca VS acqua in bottiglia di plastica

Acqua San Rubinetto

acqua del rubinetto o acqua minerale

Se parli di residuo fisso, non ne so molto. So che a seconda della quantità di residuo fisso vengono classificate le acque, da minimamente mineralizzate a ricche di sali, e quindi avranno caratteristiche diverse. Qui a Torino l'acqua del rubinetto dovrebbe oscillare tra le acque minimamente min e oligominerali (dipende dalle zone della provincia) e comunque è molto controllata, sicuramente molto più delle acque in bottiglia, che per quello che io so hanno controlli periodici non proprio frequentissimi... Per me questa è già una garanzia. Un'altra cosa chiara è la provenienza, da dove arriva e con quali percentuali. Non so se lo stesso si può dire di tutte le acque imbottigliate... Comunque se trovi l'articolo, condividilo!

Uno studio della rivista "Le scienze" aveva però messo in evidenza come l'acqua imbottigliata (non discriminava per marca) fosse mediamente meno ricca di residui minerali.

Il problema dell'acqua di rubinetto (che a me piace moltissimo perché a Roma è fa.vo.lo.sa) è proprio la presenza di minerali non proprio salubri (e non parlo di inquinamento), soprattutto nelle zone di origine vulcanica.

L'articolo di riferimento mi pare fosse "Acqua di casa nostra" di Dicembre 2010... ma non ho verificato...

Già, gli italiani purtroppo sono i primi al mondo nel consumo pro-capite dell'acqua in bottiglia! Io sono ormai anni che consumo solo l'acqua del rubinetto, e considerando che ne bevo 2 l al giorno circa, ho calcolato che in un anno ho evitato quasi 600 bottiglie di plastica, quindi un volume enorme, che non è finito nel cassonetto della plastica. E come me, chiunque utilizzi l'acqua del rubinetto. Qualcuno ha calcolato che per produrre tutta la plastica delle bottiglie consumate dagli italiani in un anno, vengono spesi circa 500.000.000 di euro di petrolio!! Senza mettere in conto tutto quello che dice Chiara, e senza calcolare che per produrre 1 l di acqua imbottigliata ne servono almeno 3! Follia... Per chi non può bere acqua del rubinetto dove vive perché magari non ha buone caratteristiche per il consumo, e non ha una fontana a portata di mano, o ancora non ha possibilità di accedere ai "chioschetti" dove è possibile acquistarla sfusa a costi contenuti, ho visto che la S. Anna utilizza anche bottiglie "biodegradabili e compostabili", prodotte senza l'uso di petrolio, da vegetali non ben specificati. Anche qui, ci sarebbe da disquisire sulle colture, sulle modalità di coltura utilizzate più o meno impattanti... Certo meglio Ridurre i rifiuti, però se proprio non si riesce, meglio scegliere il male minore! santanna.it

un suggerimento per chi proprio non riesce a bere quella di rubinetto (nel mio caso è esageratamente calcarea tanto che il sapore è amaro e la uso solo per cucinare e lavarmi): bottiglioni di vetro e via alla fontana di acqua super buona!