Se invece andiamo al self service invece di prendere la bottiglia di plastica da mezzo litro che costa un'euro, prendiamo solo il bicchiere di vetro e poi riempiamolo al rubinetto della toilette.
cucina e dispensa acqua brocca caraffa ristorante rubinetto sfuso
gretagolia_granitas, 13/07/2012 — Resto piacevolmente colpita quando mi imbatto in un ristorante che serve l'acqua in caraffa. In quel modo il ristorante mi ha fidelizzato e di sicuro ci tornerò. C'è un'iniziativa che si chiama imbrocchiamola, dove potete segnalare i ristoranti che servono acqua in brocca. Bevete l'acqua del sindaco ma soprattuto chiedetela. Ogni attività aperta al pubblico con servizio somministrazione di cibi e bevande deve avere l'acqua potabile, quindi deve poter servire l'acqua del rubinetto. Chiedetela, il cambiamento arriva dal basso!
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Se invece andiamo al self service invece di prendere la bottiglia di plastica da mezzo litro che costa un'euro, prendiamo solo il bicchiere di vetro e poi riempiamolo al rubinetto della toilette.
Un primato in Italia ce l'abbiamo: primo consumatore europeo di acque minerali e il terzo del mondo, dietro Arabia Saudita e Messico. Che triste primato!
più che insistere a chiederla, credo sortisca più effetti alzarsi ed andarsene quando viene negata, soprattutto quando si è una bella tavolata...
in Italia non c'è ancora questa abitudine...ultimamente mi è capitato di sentirmi rispondere:"no, non ce l'abbiamo!".
Non ci resta che insistere. Qualcosa di analogo capita quando a pranzo al bar chiedi un bicchier d'acqua e ti vedi consegnare una bottiglietta di plastica da mezzo litro: io, in genere, la mando indietro e richiedo il bicchiere.
Io ho assistito ad una scena di una barista che, alla richiesta di una persona povera di avere un bicchiere d'acqua del rubinetto ha cosi risposto: "Io l'acqua la vendo!" Questi fatti oltre a lasciarmi amareggiato mi fanno capire sempre piu' come la collaborazione tra gli essere umani viene meno in certi contesti sociali. Meglio essere tutti poveri ed aiutarsi a vicenda che sprofondati nel benessere ma inevitabilmente soli.
Per non essere troppo "drastici", magari quando si è in solo in due al ristorante, si può far capire al cameriere che la nostra richiesta non è per risparmiare sul costo dell'acqua ma deriva semplicemente da nostre convinzioni etico/ambientali (forse troppo complicato e lungo spiegare anche che tali convizioni mirano alla riduzione dei rifiuti e quindi al non utilizzo di acqua imbottigiliata). Per questo possiamo dire al cameriere:"se vuole può farmela pagare comunque, perché non è questo il mio intento, ma voglio essere certo che sia acqua del rubinetto". Starà poi al buonsenso del gestore del ristorante decidere se farcela pagare o meno. Che cosa ne pensate? Dobbiamo anche cercare di prenderla larga ogni tanto, per far arrivare un messaggio...ma anche per non passare per "i soliti pellegrini". Ciao.
Si sono d'accordo. Secondo me spiegare serve ad aprire orizzonti.
Si', mi è capitato proprio l'altro giorno alla cassa del supermercato di dovere/volere "spiegare". Il giovane commesso, mentre passava il sacchetto delle banane, vedendo che c'erano attaccate diverse etichette prezzo una sopra l'altra, mi ha chiesto :"Ma quante etichette ha appiccicato su questo sacchetto? Non si ricordava il numero che corrispondeva alle banane, eh?". Ed io:"No, il numero me lo sono ricordato al primo colpo. Le etichette che vede sotto sono di acquisti precedenti (sempre di banane, si intende). Perché se i sacchetti sono ancora in buono stato si devono riutilizzare. In questo modo si evita di riempirsi la casa di sacchetti che non si riesce mai a smaltire e si limita di molto l'inquinamento". Quindi si è accorto che dicevo la verità, perché anche tutti i sacchetti successivi erano "di seconda mano"....chissà se avrà ricevuto il messaggio...
Io ho spiegato all cameriera della mensa aziendale perché non metto la tovaglietta di carta sul vassoio pulito. E ha apprezzato il gesto anche per i numeri del risparmio: io evito l'uso di più di 200 tovagliette in un anno in una mensa che con 500 coperti al giorno ne usa 100'000 all'anno. Il risparmio potrebbe essere molto consistente. E così l'ho spiegato anche a chi in azienda si occupa di sostenibilità: attendo fiducioso risposta.
Brava! Ah certo, io la tovaglietta di carta sul vassoio quando vado al self-service non la metto piu' da anni (lo avevo anche scritto in un altro post da qualche parte su Contiamoci). Del resto il vassoio e' pulito, e sul vassoio ci metto il piatto e non il cibo (che sta dentro al piatto a sua volta pulito). Di solito poi la tovaglietta ha solo scopi pubblicitari. Quando capita che me la mettono "d'ufficio" in una paninoteca/birreria se riesco la restituisco subito al cameriere, diversamente me la porto a casa e la riutilizzo per altri scopi. Se poi fai caso, in alcuni self-service e mense (non so se sia il tuo caso) a quanta gente prende tovaglioli di carta in eccesso e poi li lascia sul vassoio quando se ne va, emergerà un altro problema (almeno se li portassero via e li usassero per altri scopi). Anche di questo avevo già parlato, basterebbe mettere dei dispenser ed una persona si prende uno, massimo due tovaglioli e non di piu'. Invece si esagera sempre, prendendone più del necessario e pensando che siano gratis (quando invece il loro costo ricade sul prezzo delle consumazioni). Ciao!
Quando fai una buona pratica, la spieghi e ne hai indietro un feedback positivo è bellissimo. È la spinta per un Contami in più!
Abbiamo preso l'abitudine di mangiare la pizza in un posto sotto casa, che non è proprio un ristorante. Fa principalmente asporto ma ha dei tavoli che puoi apparecchiare con tovagliette, bicchieri e posate nelle confezioni di plastica. Visto che è praticamente sotto casa, ci portiamo i bicchieri di plastica rigida, le posate e i tovaglioli di stoffa. E se so che c'è qualcun altro li porto in più per tutti. Ovviamente niente tovaglietta!