Ho riflettuto su una cosa, di recente. Molte grandi conquiste e leggi iportanti in Italia sono state conquistate negli anni 70 "a colpi di referendum", come dice qualcuno, come i temi caldi del divorzio e dell'aborto. Io non ho vissuto quei tempi di persona, ma ho in mente foto e video di cortei, proteste e manifestazioni di quegli anni che mostravano un grande interesse per quei temi di attualità. Che differenza c'era tra ieri e oggi? Disinteresse? Disaffezione alla vita politica? C'è anche qualcos'altro. All'epoca si facevano referendum per modificare leggi vecchie, anacronistiche, fatte in altri tempi e non più adatte alla contemporaneità. Oggi si fanno referendum per abrogare leggi nuove, come la legge di stabilità, in questo ultimo caso, ma anche nel caso dell'acqua bene comune qualche anno fa. Sembra che oggi i referendum siano "difensivi", cioè cercano di difendere lo status quo dagli attacchi e da un potenziale peggioramento della situazione contemporanea, mentre una volta servivano a conquistare nuove frontiere.
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Io (anche qui) ragionerei al contrario e cioè spedirei su Marte il 68% degli aventi diritto al voto che non si è presentato alle urne...
Ho ascoltato un signore (di cui purtroppo non ricordo il nome) che ha detto che dovrebbe essere eliminato il quorum. Aveva ragione. Le persone che non hanno votato dimostrano disinteresse per l’argomento del referendum (oltre che per gli altri e per se stessi), quindi dovrebbe vincere la maggioranza che, in questo caso, ha detto SI e chi è andato “al mare” dovrebbe star zitto e adeguarsi alla maggioranza. Non so se ho espresso bene il mio concetto, ma queste cose mi fanno inca… pardon, arrabbiare
Se abolissero il quorum (davvero bisognerebbe farlo anche se la "democrazia" dice che vince la maggioranza, ma solo se va a votare il 50% degli aventi diritto) stai certa che non ci sarebbe una astensione cosi grande. Infatti, in questo caso del referendum trivelle, coloro che si sono astenuti consapevolmente per paura di perdere (cioe' i sostenitori del NO) sarebbero andati votare e certamente la partecipazione sarebbe stata più alta (mentre gli indifferenti sarebbero andati comunque al mare...).
vedremo col confermativo a ottobre.
c'è nessuno che studia (seriamente) diritto e che possa ragguagliarci sulle motivazioni dell'inserimento del quorum in costituzione? sicuramente, come ogni altro aspetto, è stato il frutto di un dibattito ragionato. sarebbe molto utile conoscerne i contenuti, per verificare (credo) quanto siano ormai anacronistici.
Io purtroppo ho solo la terza media e non ho studiato diritto. Quello che dico è solo frutto di un mio ragionamento e di un mio senso etico. Cose che in fondo fanno decidere se andare a votare e cosa votare ai referendum
Mi è arrivata proprio oggi la richiesta di aderire a questa petizione per abolire, appunto, il quorum: change.org (solo ricevo e riporto, visto che se ne è parlato, chi non è d'accordo non se la prenda con me, per favore).
In effetti, è un'eventualità che non ho mai valutato... troppo spesso parto dal concetto di essere io quella sbagliata!! ma come li convinco i 68% a lasciarci? intanto prenoto per me e irene70: farei un'astronave da 50 posti, chi è interessato si faccia avanti:)
sul primo volo per marte ci saranno sicuramente un prete e un giornalista televisivo. te lo sconsiglio.