mah, la buona pratica sarebbe non mangiare al cinema. permetterebbe di tornare a livelli di volume audio accettabili.
zona etica buon senso cinema contenitore popcorn
irene70 - disiscritto, 29/02/2016 —
(Un'altra mini-pratica): se il cinema "chiama" i popcorn e si è almeno in due, converrebbe prendere una confezione più grande (o media) piuttosto che tante più piccole, per un risparmio del packaging (e forse anche di mal di stomaco): gli autori del libro dove è consigliata questa pratica ("Green Book", E. Rogers, T.M. Kostigen) scrivono che se metà delle persone, in queste occasioni condividesse una confezione grande in due, si risparmierebbe la carta necessaria per 2,5 miliardi di confezioni piccole.
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mah, la buona pratica sarebbe non mangiare al cinema. permetterebbe di tornare a livelli di volume audio accettabili.
A questo punto forse meglio ancora sarebbe portarsi il proprio contenitore da casa. Se si ha una borsa il bicchiere di carta della volta precedente opportunamente lavato ci sta dentro piegato per poi rimodellarlo per il nuovo uso. Non dobbiamo avere paura di far vedere al venditore di pop corn che abbiamo il nostro contenitore riciclato...anzi. Va anche a suo vantaggio. Gli unici che non sono contenti in questi casi sono i produttori di imballaggi. Ma questi ultimi sanno di avere vita dura con gli ecologisti. Per quanto tempo si dovranno produrre ancora questi bicchieri di carta? E quando saranno varate delle leggi importanti per limitare l'usa e getta in generale? Prima bisogna sempre fare riferimento al Signor PIL? Che sembra essere sempre molto piu importante della Signora Terra?
Giusto, converrebbe portare quello della volta precedente (se si è abbastanza in confidenza con chi si va al cinema, perché un po' dubito che la ragazzina al primo appuntamento possa esibire il contenitore "dell'altra volta", sì, insomma, non è cosa facilissima); per le leggi sull'usa e getta, ma che dico, per le leggi in generale (!), mi sa che dobbiamo attendere tempi migliori e sì, purtroppo temo che Mister Pil sia il vero indicatore 'che non deve chiedere mai': gli è tutto ancora legittimamente dovuto.
Ma se si creano delle coscienze con l'insegnamento, non solo della scuola, ma anche dei genitori allora diventa tutto facilissimo, anche per la ragazzina. Tutto dipende dalla volonta' di farle o meno certe cose. E questa volonta', in generale, purtroppo manca.
Ti ho scritto il commento precedente mentre ero fermo ad un passaggio a livello e dopo essere sceso a raccogliere delle bottiglie di plastica abbandonate sul ciglio della strada e aver chiesto gentilmente al signore fermo dietro di me di spegnere il motore della sua auto. Non andiamo da nessuna parte se non si originano delle coscienze ecologiche.
Ci attende solo l'ospedale. E allora si' che non sara' cosa facilissima! Ciao.
Ciao, no, no, ma hai ragione (figurati, sono la prima a cercare di creare una coscienza ecologica in mia figlia - anche se lei la definisce simpaticamente in un altro modo... - e infatti spesso ridiamo per certe mie proposte), era per dire che talvolta le situazioni ci rendono meno 'duri e puri' e quindi bisogna cercare di fare del nostro meglio, compatibilmente con tutto, compresi i nostri limiti caratteriali (io, per esempio, ho davvero difficoltà a dire a quelli dietro di spegnere il motore, ma trovo lodevole chi, come te, supera le proprie eventuali titubanze). Ed è vero che se facessero 'educazione ecologica' anche alle superiori sarebbe una cosa molto utile (perché la prima educazione viene dai genitori e dal loro esempio, e su questo non c'è da discutere, ma se certe giuste idee venissero divulgate al gruppo- che a quell'età è davvero difficile- anche da figure riconosciute da tutti gli appartenenti a quel gruppo, allora forse non tutto verrebbe bollato come 'assurdo').
Ah, questo senza dubbio, magari! (Mi è venuta una curiosità a questo proposito, cioè quando si fosse cominciato a vendere popcorn nei cinema, e allora ho scoperto che "la prima macchina a vapore per la produzione di popcorn risale al 1893, e fu subito adottata dalle fiere, dai circhi e di lì a poco dal cinema (nato ufficialmente nel 1896)"; ma ho letto anche che un recente studio avrebbe provato che mangiare popcorn durante la proiezione rende immuni alla pubblicità galileonet.it vanificandone l'efficacia: se questo studio si diffonde scommetto che presto sarà possibile mangiare solo... dopo la fine degli spot!
qualche lustro fa all'ingresso delle sale c'era il cartello vietato mangiare, bere, fumare in sala, e il volume era tollerabile. poi sulle proiezioni si guadagna sempre meno quindi si arrotonda col cibo e per coprirne gli scricchiolii (per non dire di peggio) il volume è schizzato alle stelle. ah, ed è tornata la pubblicità. ebbene sì, è esistito un tempo in cui al cinema si vedeva solo il film. ecco, una piccola riforma della cultura potrebbe ridare dignità alle sale cinematografiche. o anche i film sono diventati sottofondi per le più infime attività così come la musica? ricordo Fellini (se non sbaglio) che già aborriva il taglio aleatorio praticato alla pellicola per la pausa wc.
Eh, ho paura di sì (che le sale cinematografiche si siano piegate o dovute piegare anche ad altro); del resto leggevo una polemica tra chi sostiene che i cinema tradizionali chiudono per l'apertura di sempre più numerosi multisala e chi invece sostiene che i multisala nascono in risposta alle esigenze del nuovo pubblico che pare ricerchi un intrattenimento più comodo e dinamico e quindi ecco questi multisala/parchi divertimento dove se si potessero vendere anche spaghetti alle vongole penso che lo farebbero; anzi un'altra buona minipratica potrebbe proprio essere quella di andare al cinema più vicino a casa, magari a piedi! (se si ha la fortuna di averne uno nelle vicinanze) invece di fare chilometri in macchina per raggiungere i megaparcheggi dei 'megamultisala' (insomma, alla fine in questi multisala è quasi come essere ancora una volta dentro a un centro commerciale: un romanticismo che stroncherebbe anche Romeo e Giulietta!), e pazienza se non lì c'è la versione 3D (qualche mal di testa in meno!).
il multisala lo trovo comodo. puoi andare anche senza sapere a vedere cosa e scegliere sul posto. i servizi aggiuntivi da parco divertimenti possono essere utili per coinvolgere tutte le fasce di età. anche la pizzeria ci sta, ma NON all'interno della sala, luogo in cui si dovrebbe poter fruire indisturbati dell'opera artistica proiettata. ps ho tre sale a portata di piedi.