Relativamente al contenuto di questa Buona Pratica (che per la gran parte condivido), data che è stata proposta da una psicologa, vorrei esprimere una mia opinione su un concetto che mi è sempre più chiaro nella testa e che credo sia la chiave risolutiva dei malumori dell'uomo moderno, ma che in questo caso non mi sembra sia stato sviscerato. La medicina in passato era considerata "olistica", cioe' guarigione del corpo, della mente e dell'anima. Quindi anche la psicoterapia era connessa con la natura e con tutto il cosmo. La psichiatria della moderna società occidentale ha separato la vita "interiore" dal mondo "esterno", come se quello che è dentro di noi NON fosse anche all'interno dell'universo. Non so se riesco a spiegarmi: ma ciò che è dentro di noi non può essere separato dal mondo naturale di cui facciamo parte: e' qualcosa di reale, consequenziale e inseparabile dallo studio del mondo naturale. La moderna psicoterapia quindi si concentra prevalentemente sull'individuo e si pratica nello spazio ristretto di uno studio o di un consultorio. Proprio in quanto tende a dissociare l'individuo dal contesto ecologico, mostra di essere radicata in una visione distorta della realtà (perché appunto non valuta l'aspetto del contesto ecologico in cui siamo inseriti per natura). Se manca questo collegamento diventa un'impresa difficile il "cambio prospettiva" ma se ci apriamo all'universo, nel verso senso della parola, avremo la strada spianata.
Assolutamente! È innanzitutto una fortissima responsabilitá verso noi stessi. Esseri in piena e consapevole evoluzione! :)