Non so se qualcuno di voi ha mai notato, al mattino presto, il riflesso sulle acque della luce del sole che sorge. Com'e' straordinariamente dolce quella luce, e come danzano le acque scure alla luce della stella del mattino in alto sopra gli alberi, unica stella nel cielo. Vi prestate mai la minima attenzione? Oppure siete così impegnati, così occupati nella vostra routine quotidiana che dimenticate - o non avete mai conosciuto - la ricca bellezza di questo pianeta, sul quale tutti noi dobbiamo vivere? Sia che chiamiamo noi stessi comunisti, o capitalisti, induisti o buddhisti, musulmani o cristiani, sia che siamo ciechi e stupidi o felici e in buona salute, la terra e' nostra. Capite? E' il nostro pianeta, non appartiene soltanto ai potenti, ai nobili della terra, ma è nostra, vostra e mia. Noi non siamo nessuno, eppure anche noi viviamo su questa terra, e noi tutti dobbiamo vivere assieme. E' il mondo del povero come quello del ricco, dell'analfabeta come della persona colta; e' il nostro mondo, e io penso che sia importantissimo sentire questo e amare la terra non soltanto occasionalmente in un quieto mattino, ma sempre. Noi possiamo sentire che è il nostro mondo e amarlo soltanto quando comprendiamo che cos'e' la libertà....(Jiddu Krishnamurti 1895-1986)
Bella questa parte riportata, grazie. C'è anche un poeta americano contemporaneo, se già non lo conosci o conoscete (l'ho scoperto anch'ioo di recente), Gary Snyder (saggista e grande conoscitore della cultura dei Nativi Americani), che è riconosciuto proprio tra i principali ispiratori del movimento dell’Ecologia profonda e del Bioregionalismo, e infatti scrive (a modo suo, ovviamente) proprio quello che suggeriscono gli autori citati ilcambiamento.it
Grazie, non lo conoscevo. Nello stesso sito ho trovato un'articolo che parla dell'ecologia profonda, molto bello e con un'altra "massima" esplicativa che già si trovava nel testo che avevo riportato sopra:
"Il nucleo della mente è l’inconscio ecologico. La repressione dell’inconscio ecologico è la radice profonda della follia insita nella società industriale". ilcambiamento.it
Interessanti sono anche i libri di Giuseppe Barbiero, docente all'Università della Valle d'Aosta - Laboratorio di ecologia affettiva. Io avevo letto "Ecologia affettiva" e "Introduzione alla biofilia" (se li avessi letti in ordine invertito probabilmente ci avrei capito poco...). Il secondo è più "accademico" perché nasce per applicazioni concrete nell'educazione scolastica.