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irene70 - disiscritto, 27/09/2015 — Posto che per l'equilibrio della nostra vita 'reale' sarebbe meglio utilizzare Facebook solo il minimo
indispensabile (o non usarlo proprio!), se comunque lo utilizziamo e dato che ha
effettivamente un potere di diffusione molto alto, perché almeno non utilizzarlo per diffondere (con
moderazione!) contenuti che abbiano una
certa utilità, senza voler per forza convincere nessuno, ma per provare a proporre
qualcosa che sia favorevole all'ambiente e al benessere delle persone nel mondo? Saremo scambiati per noiosissimi e seriosi rompiscatole? E pazienza... ma prima suggerivo moderazione: questi messaggi
potrebbero comunque essere intervallati da mille altri stup... endi post di ogni tipo, magari però evitando del
tutto messaggi dispregiativi verso questa o quella categoria di persone (o da
un po' di musica che non fa mai male!).
Purtroppo molti ti risponderanno che per ogni buona idea (facebook, whatsupp, etc) e' normale che ci siano i relativi detrattori. I primi ad abusare di facebook purtroppo sono i genitori (i figli solitamente vengono di riflesso). Ho visto delle cose tristissime pubblicate dai genitori, manie di protagonismo, le fotografie del piatto che stanno per mangiare eccetera eccetera eccetera (gia' ne abbiamo parlato qui o altrove). I malati da curare sono i genitori (tipico esempio sono le famiglie che stanno al tavolo al ristorante, ognuno col proprio telefonino a "smanettare"). Lo sai che sono particoralmente sensibile all'argomento e non perdo occasione per commentarlo. Ieri ho scoperto che e' stato realizzato anche un film italiano che ruota intorno alle nuove abitudini derivanti dall'abuso di telefonia mobile e dal titolo "Perfetti sconosciuti". Non so dirti pero' se e' un film che merita oppure no...certo che se adesso ci sono anche i contenuti per farci un film vuol dire che il problema e' in espansione. Ho dovuto installare whatsupp sul mio telefono per una comodita' economica a livello di comunicazione telefonica con una persona che si trovava all'estero. Cosi dei miei amici mi hanno iscritto al loro gruppo e sono li' tutto il giorno a mandarsi messaggi stupidi, barzellette, foto, video, a volte spinti etc lungi dall'essere un puritano mi domando pero'....che senso ha tutto cio'? Perche' invece non ci troviamo per una serata in compagnia, cosa che accade oramai sempre piu' di rado? I genitori si sentono potenti nei confronti dei figli grazie a questi strumenti tecnologici soprattutto perche' adesso, nella maggior parte degli istituti scolastici superiori, si offre la possibilita' di controllare in tempo reale la loro presenza a scuola, eventuali ritardi, votazioni dei compiti e delle interrogazioni. Un controllo che esercitano a distanza e che origina pressioni non indifferenti sui figli. Ah quanto bella era la liberta' di saltare un giorno di scuola e di fare una falsa giustificazione con la consapevelozza che in fondo non si stava facendo nulla di male... Questo eccessivo controllo secondo me comportera' dei seri problemi in futuro (sia ai genitori che ai figli...).
Sono d'accordo sul punto di partenza e infatti l'ha detto anche il relatore della 'serata informativa' a cui ho assistito: l'esempio è fondamentale, sono gli adulti a doversi dare una regolata (e grande) per primi, soprattutto riguardo al tempo 'dedicato' e poi per i contenuti, certo ; ma comunque, pur limitandosi i genitori, i ragazzi non ne faranno a meno: l'importante è che sappiano che sono controllati (non è vero che i ragazzi vogliono totale libertà: hanno bisogno di paletti chiari e ben definiti, anche dopo i dodici anni) se i genitori vogliono, quindi farsi dare le password di tutto senza 'se' e senza 'ma' (anche perché i genitori rispondono penalmente di eventuali reati commessi o subiti) e stare attenti a comportamenti di isolamento o altre cose strane, insomma stare attenti perché per ingenuità o debolezza data da inesperienza possono mettersi in guai seri! (Un'altra fascia debole e ora presa di mira è quella degli anziani soli). Riguardo al controllo a scuola il telefono non è di nessun aiuto ai genitori, mentre invece il registro elettronico ha almeno qualcosa di utile: intanto è una dematerializzazione di scartoffie non indifferente (avvisi, schede, ecc.) e in questo modo i genitori ma anche i ragazzi sono realmente informati sui voti e sulle assenze (per molti non è cosa da poco, soprattutto per chi sa che deve stare particolarmente attento, in caso contrario non è che uno va a controllare in modo compulsivo le assenze eventuali dei figli) e l'avventurosa 'bruciatura' delle lezioni... vabbé quella magari salta fuori comunque in qualche modo! (Riguardo a wahtsApp so che è un delirio e personalmente non lo voglio proprio: l'idea di essere dipendente da due lineette blu non mi attira). Poi, effettivamente, col senno di "un po'di tempo dopo" posso dire che ora non proporrei più questa buona pratica, scusatemi: è l'unica che ritratterei tra quelle che ho scritto perché ho verificato che potrebbe essere addirittura controproducente (per i messaggi intendo, non per il nostro profilo fb) diffondere certi messaggi un po' utili, quelli a cui mi riferivo io (con l'unica eccezione per le pagine fb tipo quella di Contiamoci o altre che sono dichiaratamente attinenti all'argomento 'ecologia' o a argomenti diciamo così 'equi'); perché si verrà 'schivati' a piè pari, noi con i nostri messaggi verdi, e catalogati come appunto gli snob noiosissimi di cui si parlava qui sotto (sebbene ci possa importare ben poco delle catalogazioni) e quei messaggi, in seguito, verranno via via saltati di brutto, quindi in questo caso sì sono arrivata a pensare che la singola goccia non serva proprio a nulla. (e parlo solo per l'aspetto a cui mi riferivo nella pratica: per gli altri aspetti si sa già benissimo che è tutto alquanto dannoso), ma accetto smentite! In ogni caso fb e i suoi simili ci sono e i nostri figli li usano e useranno tanto, che ci piaccia o no, e tra cyberbullismo e pedofilia non c'è da stare allegri (il relatore che ho ascoltato lavora con la polizia postale e ne ha viste veramente tante da far drizzare i capelli), per questo dico che è meglio informarsi.
Ciao Irene, grazie per la tua risposta esaustiva che ne merita un'altra (visto anche l'impegno che ci hai messo). Allora qui siamo alle solite:"Eccoti una bella Ferrari, tutta per te, finalmente te la puoi permettere. Pero' mi raccomando non usarla subito, vai ai corsi formativi per sapere come funziona e come bisogna fare per imparare a limitarsi nel suo uso, mettila in garage per il momento, sono certo che lo farai". Chi resistera' a non farsi qualche bel giretto anche prima che inizino i corsi per imparare ad usarla morigeratamente? E dopo qualche giretto ti convincerai che non servono i corsi, che la sai guidare senza bisogno di essere "informato". E poi, non si sa come, un giorno ti schianti e..."adesso vai ad informarti bene come sia potuto succedere!" E' inutile, prima ci danno in mano mezzi tecnologici di cui possiamo tranquillamente abusare e poi ci dicono che abusarne fa male e che dobbiamo partecipare alle conferenze per capire come limitarci. Ma una volta che ti sei abituato a tutte queste "comodita'" come fai poi a rinunciare e a non essere piu' come gli altri? L'unica cosa positiva di tutto cio' (si fa per dire...) e' che si originano posti di lavoro per i medici, psichiatri, relatori, strutture per la disintossicazione da internet, case farmaceutiche etc. Anche qui aumenta il PIL ma non il benessere, casomai il malessere. Quello che dici tu corrisponde a verita' ed e' l'analisi della realta' ma da cio' si capisce che siamo praticamente schiavi di tutto cio' perche' sembra oramai impensabile avere una vita "normale" senza TV, senza cellulare, senza facebook, senza whatsupp etc. E ti sembra liberta' e normalita' questo? Semplicemente non ce ne accorgiamo ma non ci sentiamo piu' noi stessi (anzi ci sentiamo persi) se non possiamo piu' accedere a questo dispositivo, ti sembra normale?. Questa e' schiavitu' della mente, perdita di autonomia, dipendenza totale, ti sembra normale?. Ma non ce ne accorgiamo, va bene cosi, ti sembra normale?. A tutti i genitori che, senza alcuna malizia, ma spinti da amore paterno/materno mettono nel loro profilo facebook/whatsupp, anziche la propria foto quella del figlio vorrei chiedere:"ma gli avete chiesto il permesso? Perche' lo violentate cosi' senza accorgervene? Vi sembra normale vero?" Sono costretto a ripetere la frase di Gaber gia' citata qualche giorno fa:"non esiste una sola idea geniale di cui la stupidita' umana non abbia saputo servirsi". Ah, puoi chiedere agli amministratori di Contiamoci ci cancellare questa tua Buona Pratica, ne hai tutto il diritto se lo desideri. Ciao!
Eh, ma infatti questa serata di informazione era proprio all'interno di un progetto sulle DIPENDENZE (pensa che la pensavo come te prima di andarci, cioè mi chiedevo a che servissero questi corsi se tanto poi i ragazzi faranno comunque quello che gli pare ecc. e sono andata più che altro perché il relatore è un mio caro amico, ma poi ho cambiato idea, nel senso che certe cose, sapendole per tempo possono fare la differenza). Siamo tutti ormai dipendenti (o quasi tutti) da questi dispositivi, è verissimo, e non è normale no! come non lo è essere dipendenti da droghe, alcol, sesso/pornografia, gioco d'azzardo, shopping, ecc. tutte cose che noi umani abbiamo creato perché evidentemente la realtà ci andava stretta (e non solo nella nostra società moderna), non c'è altra spiegazione. Ma che vogliamo fare, mi domando. Potremmo tapparci gli occhi e sperare nella sorte oppure informarci prima su quello che va tenuto sott'occhio per evitare guai con i figli. Per noi adulti serviranno a poco ormai, ma qualcosa forse è bene sapere proprio per difendere quelli a cui stiamo per regalare queste scatolette luminose, fermo restando che la migliore arma di difesa è assolutamente il buon esempio, su questo non si discute! Comunque sì, hai ragione, mettere le foto dei figli (soprattutto se poco vestiti), non è molto saggio e volendo essere pignoli a norma di legge, anche chi pubblica la foto delle amiche/amici in gruppo (parlo di minorenni) dovrebbe chiedere il permesso ai genitori degli amici, mentre le foto di bambini /ragazzi in gruppo sono meno pericolose delle foto singole per quanto riguarda il problema pedofilia. Poi il fatto che l'umanità continui a creare cose per 'svagarsi' e automaticamente creare 'servizi' per disintossicarsi da quelle cose... eh, mi sa che ci dobbiamo arrendere o sperare in una "mutazione antropologica" come dice sempre il nostro amico GG. (P.s. grazie per definire 'impegno' la mia tendenza ai 'fiumi di parole' :) )
Ed a proposito dell'(in)utilita' di facebook relativamente al fatto di abusarne (visto che c'e' chi la pensa come me) ecco una mail che mi e' appena arrivata da un amico dal titolo "Notizie Importanti". Depressa il giorno di San Valentino affida a un gruppo Facebook parole che fanno pensare al l'intenzione di togliersi la vita. L'allarme e' innescato da un utente siciliano del noto gruppo che gravita su Fb. Chiama la Questura che fa intervenire gli agenti nell'abitazione della donna nel frattempo identificata. Questa si giustifica dicendo di essere si triste ma di non avere alcuna intenzione di suicidarsi anche se quanto da lei scritto sul social poteva far pensare a una scelta drammatica... Ho postato questa notizia solo perche', per pura coincidenza, mi e' arrivata appena dopo aver terminato di scrivere il messaggio precedente.
Penso che questo purtroppo possa rientrare nel bisogno molto umano di attirare l'attenzione (in un momento di debolezza) e che facebook si presta perfettamente ad assecondare: un altro aspetto 'dannoso' di questo strumento. C'è da chiedersi se questi sfoghi crescano perché non c'è più nessuno disposto ad ascoltare nella realtà o perché è più facile fare così e quindi di conseguenza non si parla né si ascolta più... forse entrambe le cose, però qui, almeno, c'è questo buonissimo consiglio contiamoci.com !
Eccoci qua....(vedete mio post precedente): Pubblicare su facebook o su Instagram una foto ricordo del figlio minorenne rischia di costare davvero caro ai genitori con il pallino dei social network. Soprattutto se lo scatto in questione viene diffuso senza il consenso del minore. L'ha stabilito il Tribunale di Roma, con una sentenza che ora crea un precedente: la I Sezione Civile ha imposto alla madre di un sedicenne di rimuovere da internet tutte le foto, i video e i dettagli privati relativi al figlio. In caso di mancata cancellazione, per la prima volta in Italia, scatterà la condanna a pagare fino a 10 mila euro. Ad avanzare la richiesta, il tutore del ragazzo, nell'ambito della causa di divorzio conflittuale tra i genitori ai quali è stata temporaneamente sospesa la patria potestà. (fonte: Il Gazzettino 9 gennaio 2018).