Sucre

cucina e dispensa zucchero integrale

irene70 irene70 - disiscritto, 25/08/2015 — Un po' di dolcezza ci vuole, ma quale? Più che altro questa è una buona pratica "messaggio nella bottiglia" perché sarebbe bello capire con l'esperienza e le conoscenze di tutti quale soluzione può essere la migliore considerando sia la salute che l'aspetto della produzione (e anche della provenienza) e quindi del minor impatto ambientale. (Ora dico quello che scelgo io ma senza alcuna pretesa di dire la cosa giusta, spero che vorrete intervenire e dire la vostra ) A casa mia utilizzo solo lo zucchero integrale di canna (quello piuttosto scuro) perché la dietista mi ha detto che è più ricco di sali minerali e vitamine, ha un potere calorico leggermente inferiore e ha un indice insulinemico più basso in quanto è meno raffinato) e poi ho preso in considerazione il fattore del minore impatto ambientale: se è vero che un passaggio di raffinazione in più ha un maggiore impatto su risorse e ambiente allora lo zucchero integrale di canna (che richiede molti meno passaggi) sarebbe, anche solo per questo, da preferirsi a quello bianco raffinato (sia esso di canna o barbabietola) e anche a quello grezzo di canna. È vero, lo zucchero integrale costa di più (e non poco) rispetto a quello bianco (per le stesse logiche -?- di mercato che interessano anche le farine integrali), ma sono convinta che un bagno in meno nel latte di calce renda lo zucchero integrale un po' meno dannoso per noi e per l'ambiente che in questo modo avrà meno residui di lavorazione e, dato che non devo comprarne quintali, è uno dei prodotti per cui sono disposta a pagare un po' di più. Mi rimane un dubbio sulla provenienza: cioè di solito io compro quello del mercato equo-solidale che però non è certamente a km 0... cominciano ad esserci troppe variabili da prendere in considerazione! Per essere più chiara riporto dal libro "Scegli ciò che mangi", di A. Villarini, (2011) queste righe: "Lo zucchero bianco o saccarosio: è estratto dalla barbabietola o dalla canna da zucchero; è bianco per il processo di raffinazione a cui viene sottoposto, ma anche perché sbiancato con anidride solforosa (ha un alto indice insulinemico); -zucchero grezzo di canna: formato per il 99,5% da saccarosio, non subisce processi di sbiancamento ma è comunque trattato industrialmente come lo zucchero raffinato; non va confuso con quello integrale di canna: il suo colorito beige non deve ingannare perché conferito dall'addizione di piccole quantità di melassa o caramello. Ha un indice insulinemico quasi equivalente a quello dello zucchero bianco; -lo zucchero integrale di canna: è più ricco di sali minerali e vitamine, un potere calorico leggermente inferiore ed è molto più scuro dei precedenti; ha un indice insulinemico più basso perché è meno raffinato e meno ricco di saccarosio. (E poi comunque ci sono molte altre soluzioni: miele, malto, succo d'uva o di mela, melassa, stevia, fruttosio, sciroppo d'agave, sciroppo d'acero, ecc.). A voi la (dolce) parola!

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Ecini - disiscritto
Ecini - disiscritto

Se utilizziamo zucchero di canna, l'ideale sarebbe comprare quello col marchio Fairtrade (che viene stampato sui prodotti coltivati e commercializzati secondo i criteri del commercio equo), per evitare di incentivare anche questa cosa orribile e atroce:https://www.greenme.it/lifestyle/sai-cosa-compri/india-sfruttamento-lavoratrici-canna-da-zucchero/

chiarabettocchi
chiarabettocchi

Anche io, già da qualche anno, utilizzo lo zucchero integrale di canna e mi piace anche il gusto 😅

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Da un po' di tempo uso molto il miele (per dolcificare tè o tisane), ma solo da poco ho scoperto che il miele è un alimento che non va mai a male (è un alimento stabile, ovvero non è attaccato da batteri e muffe grazie alla sua composizione chimica, con un bassissimo contenuto d’acqua). Quindi non può diventare mai dannoso per il nostro organismo, anche quando cambia aspetto. Per questo anche se dopo tanto tempo troviamo ormai cristallizzato (cioè granuloso e non fluido) il miele di quel vasetto rimasto nascosto dietro ad altri, possiamo consumarlo tranquillamente (io per esempio credevo il contrario, per cui ho scartato in passato alcuni vasetti): la cristallizzazione del miele è un processo del tutto naturale e dipende dalla quantità di zuccheri presenti (anzi, la cristallizzazione può essere considerata un fattore positivo perché indica che il miele non è stato sottoposto a nessun trattamento preventivo per evitare questo fenomeno). Se il miele fosse troppo secco per essere utilizzato, basterà riscaldare lentamente il vasetto in acqua calda ma non bollente fino a quando non ritorna fluido.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

A proposito di (troppo) zucchero, qui (lascio il link a titolo puramente informativo) greenme.it parlano dei cereali per la prima colazione.

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Grazie a tutti per i vostri interventi: sì sono d'accordo, l'ideale anche in questo caso sarebbe prima di tutto "ridurre"... ma non troppo che bisogna pur far sopravvivere qualche piccolo piacere!! ; anch'io uso il Mascobado, spesso anche per i dolci che assumono un gusto secondo me molto piacevole e però anche il colore dell'impasto risulta più scuro (quindi se dovete fare una cosa "classica" non so se vi vada bene); e poi a proposito di trovata-marketing: ora c'è la Stevia (la cui importazione fino a poco tempo fa era bloccata per motivi vari: alcuni dicevano per mancanza di studi completi sugli effetti, altri parlavano invece del monopolio della commercializzazione... ) ora il commercio è stato liberalizzato, ma spesso il dolcificante a base di stevia viene "allungato" con altri dolcificanti, quindi conviene sempre leggere l'etichetta della composizione. Ciao, vado a bere un caffè!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Inserisco qui un collegamento proprio riguardante la stevia eticamente.net

donnatetra
donnatetra

riguardo la stevia quello che mi turba di lei e di tutti i dolcificanti non calorici è il fatto che "fregano" il corpo: il cervello sentendo gusto dolce si prepara a tutta una serie di manovre che servono per assorbire i nutrienti e mettere da parte ciò che non serve nell'immediato. ma questi dolcificanti non apportano nulla lasciando una sorta di vuoto che aumenta la richiesta di "dolce" per soddisfare l'aspettativa (mi pare che si desse l'aspartame ai maiali per aumentarne l'appetito e farli ingrassare prima). non ricordo dove avevo letto questa cosa altrimenti avrei postato il link....

don_chisciotte
don_chisciotte

A me piace quello di canna e non sapevo nemmeno che esistesse quello integrale. Se lo trovo provero' ad assaggiarlo. Comunque concordo con donnatetra che bisognerebbe abituarsi a ridurne l'uso (anche se sono golosissimo di dolci). Per esempio Io sono passato gradualmente dal caffe' con tre cucchiaini ad un cucchiaino (nel frattempo ero arrivato anche a zero, totalmente amaro, pero' a quel punto era meglio che non lo bevessi perche' proprio non mi piace il caffe' senza zucchero). Comunque e' tutta questione di abitudine. Anche nelle insalate non metto piu' il sale, cosi adesso sento molto di piu' il gusto delle verdure rispetto a prima (anche se mi rendo conto che eliminare lo zucchero ed eliminare il sale non e' la stessa cosa a livello di intensita' del gusto).

frency1972
frency1972

io uso normalmente il mascobado, per marmellate ahimè quello bianco, purtroppo quello di canna modifica il sapore e poi tutte le marmellate sanno di caramello invece che di frutta. Il mascobado ha un grosso difetto però...è troppo buono!!!! _ A volte me lo mangerei a cucchiaiate :p

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Sì, hai ragione è molto buono: ha un retrogusto lievissimo di liquerizia, ma appena accennato, a me personalmente ricorda il gusto del "carbone" di zucchero, quello nero che ci mettevano nelle calze della befana... (non so se usava in tutta Italia né se usa ancora, comunque il gusto è vagamente - e nostalgicamente- simile).

donnatetra
donnatetra

dunque anche io mi sono posta spesso questo quesito! leggendo di tutto e di più in pratica ciò che ho compreso è: qualunque zucchero contiene saccarosio e la molecola è uguale per tutti. le vitamine e i minerali sono in quantità talmente infinitesimali che per averne beneficio bisognerebbe consumare un enorme quantitativo di zucchero. quindi a livello salutistico sarebbe meglio eliminare o ridurre perché l'uno o l'altro non fa nessuna differenza. io scelgo spesso l'integrale per un fatto puramente di gusto in alcune preparazioni ma uso anche il bianco raffinato senza troppi problemi. spesso scelgo quelli equosolidali sperando almeno che i lavoratori siano tutelati e non sfruttati. a proposito dell'indice insulemico per un po' di tempo è stato santificato lo sciroppo d'agave che doveva essere bassissimo e invece era un'ennesima trovata di marketing (anche se a me piace da matti!)

gabriella2015
gabriella2015

concordo totalmente. Secondo Berrino, medico ed epidemiologo dell'Istituto dei Tumori di Milano, lo zucchero andrebbe fortemente limitato, in tutte le forme. Lo spiega qui:

youtube.com

lagrandevia.it

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