Il mio esatto pensiero! Ho scritto un blog sul motocross anche. In inglese ma se vi interessa lo trovate qui holisticfish.weebly.com
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don_chisciotte, 13/07/2015 — Al mare evitiamo sport e giochi acquatici motorizzati. In questo modo limiteremo l'inquinamento acustico, marino ed atmosferico. Per esempio sarebbero da bandire le moto d'acqua. Questo e', a mio modesto parere uno, dei divertimenti balneari piu' stupidi ed inquinanti. (Che senso ha provare l'ebbrezza della velocita' sull'acqua quando tra l'altro, su una moto in strada, si puo' andare molto piu' veloci?). Poi c'e' anche lo sci nautico, il deltaplano trainato dalla barca a motore. Per quanto riguarda i giochi mi viene in mente la "banana boat", sempre trainata da una barca a motore. Ve ne vengono in mente altri? Scriveteli nei commenti. Di sport e giochi acquatici non motorizzati ce ne sono tantissimi e li conosciamo tutti. Quindi non dimentichiamoceli e pratichiamoli, ovviamente nel rispetto delle altre persone. Aiutiamo l'ambiente e sopratutto il mare!
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Anche se non si tratta di mare (ma la Buona Pratica può valere anche per altri tipi di sport motorizzati quali automobilismo e motociclismo), ho visto un servizio sul TG che riguardava il rally Dakar (ex Parigi-Dakar) che quest'anno si sta svolgendo tra Perù, Bolivia ed Argentina. Sono iscritti 525 concorrenti con 337 veicoli, 105 auto,190 moto e quad e 42 camion. Nelle immagini si vedevano questi veicoli attraversare luoghi meravigliosi ed incontaminati, deserti, etc con camion che sfrecciavano a tutta velocità e jeep che tentavano di salire su dune di sabbia emettendo fumate incredibili di combustibile, perdite di olio e di componenti meccanici e di carrozzeria etc. Ecco, non è per fare i soliti criticoni, ma bisogna cercare di vedere questi "eventi sportivi" sotto un'altra ottica se si vuole operare un vero cambiamento. L'ottica, in questo caso, è solo quella economica degli sponsor e della pubblicità, cammuffata dallo spirito "avventuriero" dei partecipanti. Certo ci vuole coraggio per affrontare questa competizione ma si sa benissimo che, in questo caso, c'e' assistenza a tutti i partecipanti (poi, per carità, si può avere un incidente e morire comunque...) mentre invece le vere imprese sono tutt'altre a mio avviso (mi viene in mente una scalata di una montagna, un lungo viaggio in bicicletta o in barca a vela). Come esistono le Zone a Traffico Limitato nelle città, dovrebbe esserci il divieto di far transitare veicoli a combustione in luoghi incontaminati e di incommensurabile bellezza come quelli attraversati dal Rally Dakar. Se tutto ciò avviene...it's only for money! Tutto il contorno dell'avventura non mi convince e soprattutto la mancanza di rispetto per l'ambiente e' palese! E quindi perché invece di competere nell'ambiente non lo condividiamo e basta?
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