eheheh... che ne dite di questo rinzorzo positivo? Proviamoci anche noi al prossimo rifiuto per terra... eticamente.net
irene70 - disiscritto, 18/05/2015 — Sia per le buone pratiche ecologiche sia per quelle legate alla socialità potrebbe essere utile riconoscere semplicemente (basta solo una parola a volte) a chi ha fatto qualcosa di buono, gentile, coraggioso, ecologicamente utile ecc. il valore di quell'azione: questo perché così ci saranno più probabilità che quell'azione venga ripetuta volentieri. Se pensiamo che una persona sia particolarmente gentile, diciamoglielo (senza esagerare ovviamente); se un ragazzino cede il posto a un anziano in autobus diciamogli qualcosa che riconosca l'importanza di quel gesto; se un bambino raccoglie la confezione della brioche che gli è sfuggita di mano diciamogli "bravo ragazzo!" e non se lo dimenticherà e avanti così... Sosteniamo insomma anche a parole le buone pratiche, anche quelle che noi non faremo mai: per esempio invece di prendere in giro un amico vegetariano possiamo dirgli "beh, però come idea mi pare una buona cosa" e poi tornare comunque al nostro panino con la mortadella... (Penso sia una cosa utile per sfuggire alla mentalità del "tanto fanno tutti così e perché io no allora?" Per esempio basta che una volta qualcuno ci faccia notare che siamo sempre gentili e ci passerà la voglia di adeguarci a comportamenti più sbrigativi... forse, voi che ne pensate? è una cosa da mondo ideale e inesistente?).
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eheheh... che ne dite di questo rinzorzo positivo? Proviamoci anche noi al prossimo rifiuto per terra... eticamente.net
Mi sono iscritta a "Contiamoci" dietro suggerimento di una mia insegnante in un corso di riqualificazione (brutta parola, visto che ho 55 anni e cerco lavoro...va beh!) e quando leggo quello che scrivete, la ringrazio e ringrazio voi. Qualche anno fa facevo la baby sitter a un bambino di due anni e da subito gli insegnavo, con l'esempio, che: "Non bisogna buttare per terra le cartacce". Un giorno eravamo a girare con sua nonna, lei ha scartato un cioccolatino e ha buttato la carta per terra. Lui si è fermato, l'ha raccolta e le ha detto: "No tacce pe tea!" Lo ricordo ancora con orgoglio!
Oggi ho visto un ragazzo che mentre correva raccoglieva bottiglie di plastica abbandonate lungo il ciglio della strada. Quindi, dopo averlo superato con l'auto, l'ho atteso un po' piu' avanti e mentre arrivava sono sceso e, dopo aver aperto la porta dal lato dal passeggero, l'ho invitato a gettare nella mia auto tutte le bottiglie che aveva in mano. Quindi l'ho ringraziato (e lui ha ringraziato me) per quello che fa, gli ho detto che e' una bellissima azione (e che la faccio anch'io) e gli ho fatto i complimenti e l'ho invitato a continuare cosi. A lui non pareva vero ed ha fatto i complimenti anche a me. Io spero che ci siano molti "donchischiotte" solitari come lui, e quando verranno tutti alla luce e "l'esercito dei donchischiotte" sara' formato il pianeta sara' salvo...mai smettere di crederci!
Incentivare le persone che si comportano bene è una cosa essenziale. Un feedback positivo incoraggia e perpetua nel tempo le buone azioni. Io l'ho sempre fatto, in particolare con i bambini che molto spesso mi stupiscono per le cose belle che riescono a dire e a fare già da piccoli.
Sì, hai ragione Klizia, infatti il rinforzo positivo è ideale quando ci si rapporta con i bambini perché mette in primo piano (e fissa nella memoria) la cosa "fatta bene" mentre il rimprovero da solo pone l'attenzione esclusivamente sul "fatto male" e questo a lungo andare (cioè il riprendere un bambino solo col rimprovero e quindi con la disapprovazione) può creare in lui una falsa immagine di sé: il rinforzo positivo viene in aiuto per bilanciare la percezione di se stesso che il bambino acquisisce col tempo (...ma anche noi adulti abbiamo spesso bisogno di non sentirci disapprovati!).
Concordo perfettamente. E' proprio lo "scambio delle identità deboli", cioè i piccoli gesti quotidiani, che rafforzano una comunità. Un sorriso, un gesto di cortesia, una parola simpatica, possono valere più di una intera biblioteca di sociologia.
Ciao questo video della ragazza che raccoglie la bottiglia di plastica per terra ed ignorata da tutti nel centro commerciale lo avevo già visto e purtroppo rispecchia la realtà, perchè oramai ci ho fatto l'abitudine e so che sono pochissime le persone che lo fanno. Ad oggi ne ho conosciuta solo una che, come me, raccoglie le bottiglie abbandonate (ed ho raccontato questo incontro in un commento qui sotto)...ma ne ho anche contagiate altre due...Oggi mi sono fermato in auto per raccoglierne tre o quattro lungo una strada, come faccio spesso (quasi ogni giorno). La polizia mi ha visto e mi ha fermato per un controllo. Pensavano che nelle bottiglie ci fosse qualcosa di illegale e che io fossi un corriere di chissà cosa. Ho cercato di spiegare loro il mio gesto ed ovviamente inizialmente non mi hanno creduto. Per fortuna in auto ne avevo una decina raccolte il giorno prima che giacevano per terra dal lato del passeggero e gliele ho mostrate. Così, dopo i dovuti controlli in centrale, hanno capito e mi hanno fatto i complimenti ma mi hanno anche confermato che una cosa del genere non gli era mai capitata. Io spero che un giorno certi gesti saranno normali ma che ancora più normale sarà non abbandonare alcun rifiuto nell'ambiente. Ciao!
Ma dai!! Pazzesco, a momenti rischiavi un rinforzo "fiscale"! (Forse si sono lasciati condizionare dal tuo Maggiolino anni '70, avranno pensato: "Guarda un 'figlio dei fiori'... come minimo pianta erbe strane lungo la strada"... sto scherzando ovviamente!). Però è abbastanza indicativo quanto ti è accaduto, sì: questo stupore di fronte a un gesto di civiltà parla chiaro, ma l'importante è che alla fine abbiano riconosciuto il valore del gesto e se li hai contagiati veramente... benissimo, continua così!!
In realta' non ero con il maggiolino, altrimenti mi avrebbero portato in caserma di sicuro! Io comunque continuo cosi'...ciao!