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annalisalizmenin, 18/03/2015 — Un paio di mesi fa, ho postato questa foto di un kusudama fatto da me sul mio profilo Instagram (@alacartshop): si tratta di un fiore di carta che ho regalato al mio fidanzato e che ci accoglie ogni volta che entriamo in casa.

La passione per i fiori di carta è sbocciata - è proprio il caso di dirlo! - poco più di un anno fa, quando la mia migliore amica mi ha commissionato di creare il suo bouquet da sposa...tutto in carta! Ho frequentato un workshop di botanica della carta e poi mi sono appassionata leggendo e osservando libri sulle tecniche - tra cui il kusudama , appunto.

In libreria trovate ormai molti manuali, per non parlare dei tutorial sul web. Ma volete la verità? Ciò che creo è frutto della mia fantasia e per questo consiglio anche a voi di scatenarvi toccando la carta, piegandola, stropicciandola...Il risultato forse vi sembrerà meno perfetto, ma vi assicuro che non esiste solo la pura tecnica.

Questo mio invito alla buona pratica del fare fiori in carta, allora, è anche volto alla(ri)scoperta della manualità e dell'utilizzo di materiali riciclati o rinnovati: non è necessario tagliare ettari di bosco per fare i fiori (alberi per fare i fiori sarebbe...contro natura!) quando la carta delle riviste o di vecchi libri è quella ideale. Per i gambi, poi, potete usare gli stecchi dei ghiaccioli, cannucce colorate o del filo di ottone.

Ultimo dettaglio, affatto scontato: i fiori di carta non appassiscono mai e sono adatti anche per chi, come me, ha il pollice nero!

Per info e curiosità, in attesa del sito nuovo, mi trovate qui: www.facebook.com/alacartshop

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