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don_chisciotte, 09/02/2015 — Su Contiamoci esistono gia' due Buone Pratiche che riguardano i benefici del camminare. Invece di limitarmi ad un ulteriore commento su queste gia' esistenti ho preferito creare una Buona Pratica "ad hoc" perche' camminare scalzi, oltre al beneficio del camminare in se', ha prima di tutto un significato ancestrale. Quando le condizioni metereologiche, igieniche ed il luogo dove ci troviamo (in casa, in giardino, al mare, in campagna, nel parco, etc) ce lo consentono, camminiamo scalzi piu' che possiamo.
Fa ridere se vi dico che cosi' si consumano di meno le scarpe (anche se e' vero!!!) perche' non e' questa la finalita' di questa Buona Pratica, ma solo una logica conseguenza.
Camminiamo scalzi per ritrovare il contatto fisico con la terra. Un contatto che abbiamo inevitabilmente perduto. Terra dura, morbida, asciutta, bagnata, fangosa, fredda, tiepida, con l'erba secca o fresca, bagnata dalla rugiada. Terra di campi brulli, coltivati, fioriti...Terra che e' anche sabbia, ed anche roccia. Terra e basta! E tra noi e la Terra, in quel momento, nulla che ci divida...e ricomiciare cosi' ad amarla nuovamente questa Terra, da cui ci siamo stupidamente separati.
Non prendertela, ma a me questa sembra una grandissima cavolata....solo per dirne una, nell'articolo parlano di 'cariche positive degli elettroni '. gli elettroni hanno carica negativa, non positiva. Tutto il discorso della 'messa a terra' mi pare poi per niente sensato dal punto di vista fisico...questo ovviamente nulla toglie al piacere che deriva dal camminare scalzi, appena posso io lo faccio! :)