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don_chisciotte, 27/01/2015 — Aldila' delle classiche e validissime argomentazioni etiche che ci dovrebbero far riflettere per rinunciare agli acquisti di merci contraffatte (lavoro nero, sfruttamento, inquinamento, utilizzo di materiali pericolosi per l'uomo e per l'ambiente, etc) c'e' un risvolto psicologico a cui spesso non si pensa e che vorrei evidenziare.
Spesso sono le persone facoltose che acquistano merci contraffatte. Questo perche' su di loro e' piu' difficile che si insinui il dubbio che stiano indossando dei tarocchi. Addirittura ho scoperto che ci sono persone molto ricche che posseggono oggetti griffati di valore (per esempio orologi) ma che ricercano anche ottime imitazioni degli stessi per poterli indossare senza rischiare granche' se vengono derubati. Questo e' veramente un controsenso ma vi assicuro che succede davvero (in questo modo si possiede un originale da tenere a casa al sicuro ed un'imitazione che serve per ostentare).
Per quanto riguarda invece le persone non facoltose che ambiscono al marchio per poter essere anche loro qualcuno (...o meglio qualcosa direi io...), personalmente penso che sia veramente "triste sentirsi felici" perche' si e' potuto accedere ad un bene di lusso che non e' alla nostra portata attraverso un'ottima imitazione dello stesso. Senza contare che in questo caso l'aspetto psicologico gioca a sfavore perche' un oggetto griffato indossato da una persona non facoltosa insinuera' sempre il dubbio negli altri che questo sia falso (anche quando lo stesso e' davvero originale).
Io penso che sia giunto il tempo di liberarci da tutte queste catene che offuscano la nostra mente limitandone le capacita'.
Hai ragione francy ed infatti, come avevo gia' commentato in un'altra Buona Pratica, quando compriamo un oggetto griffato paghiamo soprattutto i costi pubblicitari che possono arrivare ad incidere anche per l'80% del valore del prodotto. Negli ultimi vent'anni le aziende hanno investito le loro risorse solo sul marchio e non sulla qualita'. Tutto e' concentrato sull'immagine, attraverso pubblicita' e marketing mentre la produzione viene decentralizzata dove la manodopera costa pochissimo e spesso di bassa qualita', creando quindi sfruttamento. Per questo motivo bisognerebbe smetterla di comprare oggetti "di marca" ma se una persona vuole pagare la pubblicita' perche' desidera avere a tutti i costi l'oggetto che si vede in TV o nei cartelloni luminosi...si accomodi pure! Il mercato parallelo del falso non fa altro che peggiorare questa situazione dello sfruttamento e crea nelle persone delle stupide illusioni di avere fatto ottimi affari (perche' e' identico all'originale...). Basta "marchi" quindi, originali o tarocchi che siano!
Conoscevo una persona che "partecipava" a questo mercato del falso e del "sotto banco" di lusso e mi ha raccontato davvero le famose "cose che voi umani...!"; tanto per dirne una, ci sono borse che per far vedere che sono "vere" hanno non so che certificato, e quel certificato da solo costa circa 150/200 euro: la maggior parte delle clienti si accontenta della borsa senza cartina ma alcune la pretendono anche se questo vuol dire spendere di più (e considerato che si sono rivolte a quel fornitore per risparmiare rispetto al costo di negozio è un fatto abbastanza... curioso) perché, dicevano loro, "... se poi le mie amiche vogliono vedere se è vera o taroccata..."! Anche per me i "marchi" da esibizione, veri o falsi, sono una cosa del tutto assurda e dannosa (... quasi quasi mi sento anche in colpa perché ho quella parola per cognome :D)!
Se può interessare c'è questo progetto ireneri.it
Ho visto persone che provavano frustazione di fronte ad un borsa molto ben contraffatta di Gucci. Valore dell'originale circa 500 euro. Prezzo della borsa contraffatta 150 euro. Siccome era ancora troppo cara per le loro tasche erano indecise sul da farsi. Sono uscite dal negozio, poi dopo poco ci sono rientrate ed hanno rivalutato il tutto. Sono uscite con una borsa di un'altro marchio (sempre contraffatta), pagandola 70 euro. Ma comunque lo reputavano un acquisto poco soddisfacente perché loro ambivano in realtà a quella di Gucci contraffatta da 150 euro. Assurdo! Bisogna liberarsi da queste catene!