autoproduzione beni comuni combustibili legname
la_cadrega, 18/01/2015 — Il paese in cui abito e' ubicato in zona collinare/montana e la superficie del mio comune e' costituita in buona parte da boschi: una porzione di questi boschi e' di proprietà comunale e demaniale. Si tratta prevalentemente di bosco ceduo, popolato di alberi non particolarmente pregiati che non producono frutti commestibili (al massimo qualche fungo), su pendii scoscesi su cui non si puo' coltivare nulla: l'unico uso che se ne puo' fare e' focatico, ovvero la produzione di legna da ardere. Molti abitanti hanno stufe o caldaie a legna e possedendo fondi boschivi privati si auto-producono il combustibile.
L'anno scorso il comune ha suddiviso in lotti una porzione di boschi di sua proprietà facendo "marcare" dalla guardia forestale gli alberi da abbattere (alberi secchi, malati, spezzati, troppo vecchi, pericolanti, troppo fitti ecc.). Questi lotti di focatico sono stati offerti ai residenti facenti richiesta a prezzi vantaggiosi ed assegnati tramite estrazione a sorte pubblica. L'assegnatario si impegna a seguire il regolamento forestale, abbattere solo gli alberi segnati ed ha un numero di mesi massimo per terminare il lavoro.
La buona pratica sta innanzitutto nel tenersi informati sulle iniziative della propria comunità', c'e' un notevole risparmio economico nell'autoproduzione rispetto all'acquisto, una filiera così corta fa bene all'ambiente in quanto si consuma poco carburante per il trasporto delle merci da un luogo all'altro, si cura un bene comune che e' il bosco favorendone la rigenerazione e prevenendo gli incendi ed il dissesto idrogeologico, si fa attivita' fisica all'aperto. Gli aspetti negativi sono che bisogna possedere un minimo di attrezzatura, una certa manualita', e' faticoso e ci sono certamente dei rischi maggiori rispetto a starsene in poltrona a guardare la tv ... ma gli aspetti positivi di questa pratica sono decisamente superiori. E poi volete mettere la soddisfazione di lavorare per voi stessi e di battere il sistema dello shopping e del consumismo?! :-)
Grazie Walter, avresti degli articoli da suggerirmi. Anche quelli di Viterbo. Vorrei anche capire se co sono dei limiti entro cui stare: ad es. se ho il camino e sarebbe meglio che lo usassi non più di tot ore al giorno?