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don_chisciotte, 14/01/2015 — Uno dei risultati della societa' del benessere e' stato quello di farci perdere completamente il senso di quanto spendiamo per beni di prima necessita', accessori e superflui. La maggior parte delle persone non e' a conoscenza di quante spese sostiene all'interno di un certo periodo e, cosa ancora piu' importante, di come queste sono state suddivise (alimentazione, vestiario, scuola, casa, assicurazioni, salute, lavoro, trasporti, hobby e divertimenti, etc). Io stesso non sarei in grado di dare una risposta se mi ponessero il quesito.
Credo che un'analisi attenta di tutto cio' invece possa facilmente aiutare a identificare e correggere eventuali "tendenze inconsapevoli derivanti da distorsioni consumistiche" con conseguentemente miglioramento nell'utilizzo delle nostre risorse economiche. E questo non solo con l'obiettivo di spendere meno, ma anche per spendere meglio, ponendosi quindi degli obiettivi (budget) di miglioramento per i mesi successivi (ripeto: sia per ridurre le spese ma anche per distrubuirle meglio se, per esempio, ci siamo fatti mancare qualcosa di necessario perche' abbiamo ecceduto nel superfluo).
Quindi sarebbe una Buona Pratica prendere nota di quanto si e' speso giornalmente, suddividendolo per categoria, ed alla fine del mese fare un'analisi particolareggiata di tutto cio'. Mi rendo conto che puo' essere macchinoso per chi non e' abituato (io per primo), ma credo che bastino una decina di minuti a fine giornata e un'oretta a fine mese per tirare le somme. Dopodiche', una volta "corretto il tiro", possiamo anche interrompere questa analisi, se ci costa troppa fatica (e magari riprenderla a momenti alterni per mantenere comunque un certo controllo).
Del resto e' risaputo che le multinazionali studiano i comportamenti dei consumatori per poi orientarli nel mercato come vogliono (vorrebbero) loro, quindi non vedo nulla di strano nell' "automonitorarsi" con la finalita' di potersi orientare in maniera indipendente!
A me piacciono molto le "liste" (tanto che ho pure lanciato la Buonapratica "Fare le liste") e per molto tempo anch'io ho tenuto conto di entrate e uscite. Devo dire che mi è stato utilissimo nel periodo in cui ancora non avevo preso coscienza del superfluo di cui mi stavo circondando; poi a mano a mano che mi "alleggerivo" ho notato che alcune voci di spesa sono sparite senza alcuna fatica. Ora definirei la mia una vita con spese sotto alle quali non posso scendere, nel senso che davvero a casa mia si spende per il necessario o per le emergenze, e se c'è qualcosa di superfluo di solito è per mia figlia, ma lì è difficile fare troppi "calcoli". Quindi ora non scrivo più nulla (a parte i consumi di energia, acqua, riscaldamento, ecc.), ma posso dire che è sicuramente una cosa utile (senza esagerazioni, come per le altre liste) anche solo, appunto, per prendere coscienza.
Si anche io credo che sotto una certa soglia non posso andare (da quand organizzo swap periodici non compro più vestiti, utensili da cucina, libri, ecc) però voglio comunque vedere se c'è qualche campo che ancora non ho indagato. Vediamo!
posso chiederti cosa sono gli swap?
Ciao Elena_paul, ti rispondo io che ho visto la tua domanda prima di granitas (mi prendo questa liberta' visto che sono il titolare di questa Buona Pratica all'interno della quale stai facendo la domanda...). Swap = scambio, baratto. Swap Party sono gli incontri organizzati tra persone che si scambiano cose (oggetti di cui non hai piu' bisogno ma ancora utilizzabili ed utili per qualcunaltro). C'e' anche una Buona Pratica su Contiamoci "Baratto Swap" Ciao
Io lo faccio (ho cominciato ieri sera) sul retro di un foglio A4 riciclato messo in orizzontale, quindi uso una penna e magari un righello...ma anche senza righello le righe le tiro lo stesso... Mi piace di piu' farlo cosi' che al computer. ...Eco-nomia!