Ieri sera ho messo alla prova per la prima volta questa Buona Pratica. La festa (di compleanno) che si svolgeva in un locale era una di quelle tipicamente "consumistiche" con piatti e posate di plastica (per fortuna non i bicchieri), cibo che avanzava anche se non in quantita' eccessiva e una serie lunghissima di regali piu' o meno "utili". Io avevo rinunciato esplicitamente al regalo comune con altri amici, spiegando le mie motivazioni, e che era rappresentato da un set di contenitori di plastica per la casa. Nel momento di apertura dei regali tutte le persone della festa erano concentrate sul festeggiato che apriva i pacchi luccicanti con nastrini e letterine di accompagnamento estraendoli dalle relative borse con i loghi dei negozi o marchi dei prodotti ed ogni apertura era seguita da commenti e battute. Il mio regalo e' arrivato quasi per ultimo ed era incartato nella carta di giornale ed inserito in una borsa che nulla aveva a che fare con il libro e con una scritta simpatica sul giornale stesso (...e lui aveva gia' capito chi era il mittente). Quando ha scartato il regalo, ha trovato la dedica (con il testo leggermente modificato rispetto all'origine, vedete la modifica nella Buona Pratica), la sala si e' zittita perche' tutti erano incuriositi. Dopo la lettura, che lui ha fatto emozionandosi, e' sceso un applauso fragoroso e tutti hanno apprezzato. Quindi e' stata una piccola soddisfazione in un contesto dove nessuno aveva certo le nostre sensibilita' e con le persone che si perdevano regolarmente le chiacchere con i compagni del tavolo per distrarsi nelle comunicazioni dei loro telefonini (io lo avevo lasciato a casa). Non so quanto questo mio gesto possa essere servito a farli riflettere ma quello che conta e' che alla fine il mio amico e' venuto a ringraziarmi personalmente e non per il regalo in se' che comunque era molto carino, ma per la modalita' con cui gli era stato consegnato perche' lo aveva particolarmente colpito ed entusiasmato.
Caro Donchisciotte, trovo molto bello quello che hai scritto, ma sono come Cyby, anzi per me è impossibile separarmi dai libri perchè ogni pagina che ho letto mi ha dato qualcosa e so che quelle che leggerò faranno altrettanto. Ne ricordo uno che proprio non mi piaceva: l'ho regalato alla biblioteca così spero che a qualcuno piaccia! E poi in fondo resta sempre mio perchè considero miei tutti i libri della biblioteca. Tra l'altro la biblioteca della mia città è molto bella: ha anche molte cinquecentine e persino cinque incunaboli. Ma sto divagando... Permettetemi di consigliarvi un libro di Tiziano Scarpa, si intitola "Groppi d'amore nella scuraglia".