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frabarenghi, 15/10/2014 — Grazie a una riflessione del 14 ottobre 2014 di fturco, derivata indirettamente dall'entusiasmo per una bp lanciata da donchisciotte, mi è venuto in mente che in alcuni casi si può avere dei capi o accessori in lana senza dover per forza tosare le pecore.
I casi sono due: un maglione o altro manufatto si riesce a disfare facilmente e anche i buchi non erano tali da ritrovarsi frammenti piccoli di filo ma piuttosto avremo dei gomitoli decenti; oppure questo non è possibile e comunque ci piace quel tessuto lì ma non è più utilizzabile come capo originario.
Nel primo caso si può ri-lavorare a maglia il filato ma dopo alcune operazioni che servono a renderlo lineare e non tutto arzigogolato come è:
- si disfa il capo producendo matasse - NON GOMITOLI!, legate nei loro bei quattro punti;
- si fa un lavaggio - a mano, direi - con ammorbidente o con le tecniche che conoscete voi in modo da far distendere bene i fili;
- infine si appendono le matasse con un peso che tiri verso il basso, magari nella doccia...
Al termine del processo il filo è tornato rettilineo e si può fare i nuovi gomitoli.
Nel secondo caso c'è greenme che può spiegarlo MOLTO meglio di me; il risultato è sorprendente!
E se poi proprio non c'è nulla da fare, speriamo che sarà possibile una variante a questo progetto che consenta una degna sepoltura ai nostri ex-vestiti.
Ma che bello Francesca auguri!
Ehm... Grazie Greta :)
Siamo a 4 anni, ora che ti leggo...