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don_chisciotte, 05/03/2014 — Il rifiuto dovrebbe valere per tutta la pubblicita' in generale perche' serve solo ad aumentare i costi dei prodotti al consumo (in alcuni casi, come per i beni di "lusso" , ma non solo, il costo della pubblicita' incide per ben oltre il 50% del valore della merce...del resto se vuoi avere il "marchio" lo devi pagare perche' e' appunto... pubblicizzato). La pubblicita' cartacea e' quella che odio di piu' perche' oltre ad essere costo e' soprattutto spreco, infatti finisce tutta nella spazzatura. Inoltre e' invasiva perche' quando arriva non ho la facolta' di rifiutarla, trovandomela nella cassetta della posta. Cosa fare quindi? Ecco alcuni consigli:
quando vi danno un volantino per strada non prendetelo automaticamente ma chiedete "di cosa si tratta?" Una volta ottenuta la risposta se non e' di vostro interesse gentilmente rifiutatelo
mettere un avviso sulla cassetta della posta con scritto NO PUBBLICITA' (vi garantisco che a me e' servito a ridurre di oltre il 50% l'intasamento giornaliero. Anche se successivamente e' stata messa una cassetta condomimiale per la pubblicita' e adesso finisce quasi tutta li, l'avviso NO PUBBLICITA' l'ho lasciato perche' ci sono aziende che ordinano a chi distribuisce i volantini di continuare a metterli nelle cassette personali perche' sanno che se vengono messi in quelle generali di condominio ci sono meno probabilita' che vengano letti)
Quando vedete che la cassetta della pubblicita' condominiale e' piena prendete tutta la carta e' gettatela nel contenitore della differenziata (togliendo eventuali cellophane).
puo' capitare che la pubblicita' vi arrivi personale e nominativa perche' il vostro indirizzo e' stato registrato da qualche parte e poi diffuso per motivazioni commerciali (a me e' successo quando ho aperto la partita IVA, sono stato sommerso da pubblicita' di aziende che mi volevano vendere di tutto solo perche' potevo scaricare l'IVA). In questo caso mandate una mail all'azienda interessata dove gentilmente richiedete di essere depennati dalle loro mailing list perche' non interessati (io l'ho fatto ed ha funzionato).
Altri consigli spero arrivino da chi vuole partecipare alla discussione. Per me il massimo sarebbe che ci fosse un numero talmente alto di cassette postali con scritto NO PUBBLICITA' che le aziende cominciassero a riflettere sul fatto di fare marcia indietro su questa attivita' troppo invadente ed inquinante e che dedicassero invece le loro risorse alla realizzazione e proposta di prodotti di migliore qualita'.
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Pensate a questo: spesso i messaggi pubblicitari cercano di convincere i consumatori che, acquistando un determinato prodotto potranno distinguersi dagli altri, ed essere cosi' osservati ed ammirati per l'esclusivo acquisto, etc Ma questo è un controsenso della pubblicità perché se la ditta investe in spot e promozioni, vuol dire che di quel prodotto ne vuole vendere più possibile. Pertanto, quando sarà stato raggiunto l'obiettivo, e cioè saranno state vendute migliaia (o milioni, a seconda dei casi) di copie di quel prodotto, chi l'ha acquistato per distinguersi beh...sara' uguale a tutti gli altri! Fregato!
Sponsorizzate dalle grandi marche che pagano le attrezzature, alcune scuole americane trasmettono addirittura, in cambio, programmi pubblicitari all'interno degli istituti (vedi il caso di Channel One, una canale di "soft news" dedicato ai licei). Cio' aggrava ulteriormente il livello di saturazione degli alunni, gia' totalmente immersi nei media commerciali fuori della scuola.
"Il sistema pubblicitario non solo si impadronisce delle strade, invade gli spazi collettivi - sfigurandoli - si appropria delle citta', delle piazze, dei mezzi di trasporto, delle stazioni, degli stadi, delle spiagge, delle feste, ma conquista il giorno e inonda la notte, cannibalizza internet, colonizza i giornali, imponendo loro una dipendenza finanziaria e costringendo alcune testate a traformarsi in pietosi supporti. La televisione le fornisce le sue armi di distruzione di massa, instaurando la dittatura dell'auditel. Ma non e' tutto. La pubblicita' prende d'assalto anche l'universo privato, le cassette delle lettere, le messaggerie telefoniche, i telefoni, i videogiochi. Sfruttando il principio del tam-tam, ingaggia dei tizi, che accettano di diventare i propagatori delle qualita' di un certo prodotto, diffondendo la notizia - il buzz - nelle strade,nei quartieri, nei bar, sui mezzi pubblici, negli stadi, mentre fanno la coda agli sportelli, nei grandi magazzini" (Besset, La scelta difficile).
"A livello mondiale la spesa pubblicitaria arriva a piu' di 1.000 miliardi di dollari all'anno. Lo Stato "pubblicitario" ci ingozza, ci inonda con la sua produzione. Occupa le strade, i muri, la autostrade, i paesaggi, il cielo e le montagne. Invade le cassette della posta, la camere da letto, le sale da pranzo. Ha messo sotto tutela la stampa, il cinema, la televisione, la radio, ha inquinato lo sport, le canzoni, la politica, l'arte. Ci perseguita, ci aggredisce, ci incalza dalla mattina alla sera, dal lunedi' alla domenica, da gennaio a dicembre, dalla culla alla tomba, senza pause, senza vacanze, senza sosta, senza tregua" (Michael Lowy, Ecosocialisme. L'alternative radicale a la catastrophe ecologique capitaliste).
Un altro sistema per convogliare furbescamente pubblicita' in cassetta e' rappresentato da quelle pubblicazioni mensili che sono distribuite gratuitamente e che trattano argomenti di cronaca locale. Dalle mie parti arriva mensilmente e gratuitamente una pubblicazione di quaranta pagine, di dimensioni di un quotidiano, che viene inserita nella cassetta della lettere (...intasandola). Le 40 pagine della rivista sono per oltre la meta' pubblicita' di attivita' locali (che ovviamente finanziano la stampa e la distribuizione della rivista). Gli articoli trattati sono perlopiu' obsoleti (cioe' sono gia' apparsi sui quotidiani locali) e spesso sono loro stessi pubblicitari di qualcosa (cioe' trattano argomenti medici/scientifici e sono firmati da professionisti locali - medici, avvocati, etc - che riportano il loro numero di telefono per essere contattati). Quindi e' tutta pubblicita' mascherata (ma nemmeno troppo, anzi molto esplicita!) Io ho scritto alla rivista esercitando il mio sacrosanto diritto a rifiutarla, evidenziando le mie motivazioni, anche perche' il fatto che la sua consegna sia gratuita non significa che io debba tacitamente accettarla.
Fate attenzione che (ve ne sarete accorti) molte aziende che hanno capito che il loro volantino pubblicitario riposto nella cassetta della pubblicita' condominiale ha scarse possibilita' di essere letto (perche' molte persone - come noi - la cassetta della pubblicita' condominiale non la guardano proprio) adesso si sono inventate di "cammuffare" il loro volantino da ordinaria corrispondenza, inserendolo in una busta da lettera per infilarlo nuovamente nella cassetta delle lettere privata. Cosi' ci ritroviamo delle buste con l'indicazione "alla cortese attenzione della famiglia", "riservato a Lei", etc. Questo e' un altro modo subdolo ed ingannevole per raggiungere il privato e disturbarlo con pubblicita' (spesso chiaramente non gradita se e' stato esposto il cartello NO PUBBLICITA' GRAZIE). Questo comporta anche maggior spreco, perche' oltre alla carta del volantino c'e' ora anche la carta della busta da lettera che lo contiene. Bisogna contrastare questa tendenza. Siccome su questi volantini sono sempre indicati gli indirizzi dei siti internet o/e e-mail delle aziende, quando abbiamo cinque minuti mandiamo loro una mail (gentile ma chiara e decisa) indicando chiaramente che la loro pubblicita' "cammuffata" non deve essere inserita nella cassetta delle lettere privata (a maggior ragione quando questa riporta chiaramente l'indicazione NO PUBBLICITA' GRAZIE), che troppe aziende stanno seguendo questa politica commerciale di disturbo, intasando le cassette delle lettere con falsa corrispondenza e che se questo atteggiamento dovesse continuare saremo costretti a segnalare il nome dell'azienda alle autorita'/associazioni dei consumatori elencando le aziende che non rispettano il diritto espresso da parte del singolo cittadino di non ricevere pubblicita' in cassetta.
Ciao a tutti coloro che seguono questa Buona Pratica (...e non). Faccio una aggiunta al mio commento precedente che leggete qui sopra perchè mi sono informato meglio sull'argomento. Avendo notato che molte di queste buste contenti pubblicità (ed indirizzate in maniera generica alla "gentile famiglia" senza essere nominative) sono spedite tramite le Poste Italiane, mi sono recato in Posta a chiedere spiegazioni. Cioè ho chiesto gentilmente il perchè il postino metta nella mia cassetta delle lettere una busta non indirizzata a me personalmente (ripeto non è nominativa). Mi è stato risposto che le aziende pagano le Poste Italiane per questo servizio speciale, per far pervenire comunque la pubblicità ad ogni singolo cittadino, anzichè metterla nella cassetta della pubblicità condominiale e che se non lo fanno c'è il rischio che vengano licenziati. Allora ho fatto presente che loro non hanno alcun diritto di mettere nella mia cassetta una busta che non è indirizzata a me personalmente e questo anche perchè sulla mia cassetta c'è scritto chiaramente NO PUBBLICITA' GRAZIE - SONO CONTRO IL SUPERFLUO. Il postino ha detto che ho ragione, che altre persone si sono lamentate di questo, che mi farà certamente questo "favore" anche se non potrebbe. Io sono sconcertato da questo comportamento invadente che molte aziende stanno tenendo ma mi meraviglio che hanno trovato un supporto nel servizio di Poste Italiane, che si arroga il diritto di intasare una cassetta delle lettere con volantini camuffati da corrispondenza non nominativa e non gradita. Pertanto vi invito, se rilevate anche voi questo problema nella vostra cassetta delle lettere (e le buste risultano spedite da Poste Italiane - si vede il bollino sull'angolo del francobollo), a recarvi presso il vostro ufficio postale per lamentarvi di questo e far valere il vostro sacrosanto diritto a non ricevere pubblicità.
Ho letto che il comune di Dogliani, un piccolo centro in provincia di Cuneo, nel 2006 ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti e oltre all'emanazione di una specifica ordinanza sindacale è stato distribuito proprio un adesivo contro la pubblicità non indirizzata distribuita nelle cassette delle lettere, che si è tradotta in un riduzione di 3, 57 kg/ab/anno su 4.600 abitanti, quindi è possibile percorrere anche questa via (fonte "Dieci azioni per zero rifiuti", a cura di R. Cavallo e coop. Erica, ed. Ambiente, 2013)
Anch'io ho messo "no pubblicità" sulla cassetta e in effetti funziona abbastanza, ma quando vedo gli addetti al volantinaggio con quei pacchi enormi di carta sulla bici penso che quella carta ormai è già stata sprecata: realisticamente non credo, purtroppo, che il mio rifiuto sarà d'aiuto all'ambiente (bisognerebbe essere tantissimi , come dici tu) e più che altro lo faccio per il fatto che non sopporto questa pubblicità onnipresente ; e poi penso agli stessi addetti al volantinaggio che spesso sono al limite dello sfruttamento (un po' quello che succede anche per il telemarketing) e quasi mi pare di rifiutare loro (e comunque qui si apre un altro grande problema)...insomma entro un po' in confusione!Ciao! ...però i volantini che comunque ritrovo nella cassetta li uso per coprire le superfici, quando devo dipingere qualcosa, o per pelare le patate, ecc. insomma al posto del classico quotidiano cartaceo, dato che quello non ce l'ho perché lo leggo in internet.
Proprio ieri ho affrancato il mio bravo bollino "no pubblicità" alla cassetta postale, quindi non posso che appoggiare in toto l'iniziativa. È inutile, costosa, inquinante non si può riciclare domesticamente e di quasi impossibile riutilizzo.
E funziona? Io ho trovato il bollino no pubblicità in buca da applicare, E' un po' grande. Voi ne avete altri?
Molto bello questo bollino grazie Granitas. Un'altra cosa che sto facendo sapete qual'è? Quando vado nei luoghi pubblici tipo bar e ristoranti ma soprattutto in biblioteca, trovo sempre diversi piccoli volantini che pubblicizzano eventi culturali molto interessanti nella mia zona (concerti di musica classica / jazz / blues etc , teatro, incontri culturali di vario tipo). Allora prendo una decina di questi volantini e quando arrivo a casa li metto nelle cassette della posta di tutti quelli che abitano nel mio condominio. Con la speranza che si cominci ad apprezzare di più questo tipo di pubblicità formativa e si esca almeno una volta di casa non con la borsa della spesa dopo aver letto il volantino pubblicitario con le superofferte del supermercato, ma per recarsi a teatro, a vedere una mostra, ad assistere ad un concerto...che ne dite?
Ciao Granitas, ho visto che ci sono diverse opzioni di grandezza che si possono scegliere prima di stampare il volantino NO PUBBLICITA' che ci hai mandato, quindi io l'ho stampato in base alle mie esigenze. Grazie ancora e ciao!
concordo con Stefire, anzi un po' con tutti, e infatti sono combattuta: Da una parte ho fatto quel lavoro e accetto di tutto per solidarietà con quegli - passatemi la parola - "schiavi". Inoltre utilizzo parte di quella carta e noto con piacere, non so se in barba alle leggi europee, che anche rivenditori e distributori la usano per imballare le merci piccole; il che vale anche per ordini online.
Dall'altra parte odio i volantini e i loro contenuti, la filosofia che c'è dietro, il fatto che siano quasi sempre patinati e quindi più inquinanti; è probabile che un sano boicottaggio farebbe sparire tutto questo e anche la figura lavorativa, con l'ambivalenza che questo comporta (sparisce un lavoro, ma un lavoro ingiusto, ma pur sempre un lavoro, etc...)
Mi ha stupita, a suo tempo, che il nostro diretto responsabile ci mandasse in giro dopo averci indicate UNA A UNA tutte le cassette delle lettere, anche quelle nascoste dietro i pilastri nei cortili! Si parla di grossi pezzi di una provincia, località per località, cassetta per cassetta! Allora mi sono chiesta quale fosse la posta in gioco per tanta accuratezza. Poi ho conosciuto uno che portava in giro i ragazzi col furgone (in nero anche lui, ovviamente) e passava ore, a fine turno, a tentare di smaltire la giacenza, cosa molto difficile perché il materiale non era semplice da bruciare, forse addirittura impossibile, e l'operazione era molto rischiosa per lui che poteva essere scoperto. Infine ho scoperto che c'erano signore anziane che trascorrevano la settimana ad aspettare il volantino del tal supermercato e in caso telefonavano allo stesso per denunciare il mancato arrivo.
Anch'io ho fatto questo lavoro tanti anni fa senza preoccuparmi delle conseguenze ambientali. E' un lavoro sbagliato ed invadente (se voglio posso spegegnere o non avere la TV, non guardare un cartellone pubblicitario ma non posso evitare di trovare la cassetta della posta invasa dalla pubblicita'). E' un bene che la carta venga riutilizzata ma sarebbe certo meglio che non venisse prodotta (non ci manca certo altra carta da riciclare...). La maggior parte delle persone si lamenta di questa pubblicita' cartacea. Solo una signora del mio condominio si dispera quando getto via i volantini della cassetta della pubblicita' condominiale, perche' "non sa piu' come fare la spesa giusta". Ecco, forse bisognerebbe non metterla piu' a nessuno tranne a quelli che indicano espressamente "SI pubblicita' grazie!" Cosi i supermercati stampano meno volantini e li mandano solo a chi li legge veramente...
Ciao Don, capisco e in buona parte (all'80 % direi) condivido la tua non sopportazione (o dovrei chiamarlo "odio"?) della pubblicità invadente e disturbante che arriva da ogni parte e con vari mezzi, però non tutto è da bollare come inutile: per esempio alcune riviste locali, più o meno pubblicitarie, che parlano di medicina o pseudo medicina a volte e per qualcuno possono essere utili. Esempio stupido se vuoi: mia nonna, che non comprava giornali perché la pensione era quella che era, le aspettava come fossero state la Bibbia, ma io stessa (per quel che vale la mia banalissima esperienza) due anni fa, proprio in una di queste ho trovato lo spunto per risolvere un disturbo che mi perseguitava e che nessuno specialista mi aveva ancora risolto. Io faccio così (se mi arrivano, dato che ho notato che invece dalle mie parti non vengono più recapitate in ogni cassetta, ma solo lasciate in posti tipo bar, sale d'aspetto ecc., ma di certo non le porto a casa volontariamente): cerco di trovare almeno una notizia interessante, o uno spunto, una frase, una foto, insomma qualcosa lo devo trovare, che me ne giustifichi l'esistenza (questo comunque anche quando compro una rivista e mi pento perché mi accorgo che è davvero solo pubblicità) e in qualche modo possa essermi utile e il resto lo uso sempre per pelare le verdure (montagne di verdure!). E un po' di notizie locali possono anche quelle informare; poi, certo, ci sono notizie che non si possono vedere, lo so...
Irene, e' inutile che cerchi di convicermi. Perche' mi devono mettere nella cassetta delle lettere un rivista che io non gradisco e che non ho mai richiesto che non e' indirizzata a me nominalmente e che e' piena zeppa di pubblicita', quando sulla mia cassetta c'e' scritto NO PUBBLICITA'? Questo e' il concetto di base, quello che puoi trovarci dentro di tuo interesse non e' l'argomento che voglio trattare. La rivista non l'ho richiesta e non va assolutamente inserita nella mia cassetta, non mi interessa che sia gratis. Non mi devono intasare la cassetta con queste riviste (io sto via da casa anche diversi giorni e quando torno queste riviste intasano la corrispondenza e quella reale trabocca e potrebbe anche andare persa o rubata). Ripeto, lascia perdere quello che tu di interessante ci puoi trovare dentro (anche il gratta e vinci da 500 mila euro...). Per quanto riguarda l'esempio di tua nonna, e' triste sapere che un pensionato non si possa permettere nemmeno di acquistare una rivista di suo interesse e debba aspettare queste pubblicazioni gratuite che sono supportate dalla pubblicita', molto triste...che in uno Stato "moderno" come il nostro la pubblicita' condizioni inconsapevolmente anche gli anziani.