auto zona etica copricerchi estetica paraurti
don_chisciotte, 05/01/2014 — Negli anni 50/60/70 i paraurti della autovetture erano costruiti in acciaio inox, spesso avevano anche dei veri e propri rostri (non offensivi ma protettivi) perchè a quello dovevano servire, parare gli urti appunto. Negli anni 80 le case automobilistiche hanno cominciato a costruire i paraurti in plastica quindi molto meno resistenti. Inizialmente la plastica del paraurti era di un colore diverso dalla carrozzeria, generalmente era nera o grigia. Oggi invece il colore del paraurti di plastica è dello stesso colore della carrozzeria (resta generalmente una striscia di gomma nera ma serve a ben poco), quindi quando prendiamo una botta sul paraurti (cosa normalissima perchè a questo serve il paraurti, per proteggere la carrozzeria dai piccoli urti) rimane un segno che ci da l'impressione che sia la carrozzeria ad essere danneggiata e non ci sembra bello dal punto di vista estetico. Dopo un pò di botte sul paraurti e qualche scheggiatura quindi ci verrebbe voglia di cambiarlo (aggiustarlo non si può, bisogna cambiarlo in blocco).
Lasciate stare, ricordatevi che è un paraurti e quando lo cambierete dopo poco tempo sarete punto e a capo. Per quanto riguarda il copricerchio delle ruote, anche questa è un' invenzione solo estetica (che una volta non esisteva), così quando ne perdiamo uno dobbiamo andare a comperarne un altro perchè esteticamente non è bello. Il mio consiglio è di togliere anche gli altri 3...se qualcuno vi fa notare che la vostra auto sembra quella degli extracomunitari (che spesso usano auto senza i copricerchi) beh fatemi dire che gli extracomunitari sono stati certamente più intelligenti di noi. Ultimamente ho notato che le case automobilistiche stanno smettendo di produrre auto con i copricerchi e mettono solo il cerchione argentato e mi sembra che così sia molto meglio. Ma se avete un'auto con i copricerchi e ne perdete uno, lasciate perdere, quei 20 euro spendeteli in qualcosa di più utile.
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