In questi ultimi anni ho rinunciato a tantissime cose/acquisti e, oggi come oggi, non ne sento più minimamente la mancanza. E' solo questione di abitudine. Per esempio, relativamente al cibo, nulla ho più acquistato che contenesse carne, stop a scatolette di tonno (e in generale cibo in scatola tipo fagiolini, mais, etc). Mangio solamente la verdura acquistata sciolta dal fruttivendolo. Basta colazioni al bar. Solo un caffè, massimo due al giorno (prima erano almeno 4 + la brioche, ora mi mangio 3/4 fette biscottate a casa prima di uscire). Basta shampoo, profumi e cosmetici inutili (tra cui creme solari, me no sto all'ombra e se mi espongo al sole lo faccio nelle ore in cui è meno forte). Nella maggior parte dei casi bevo solo ed esclusivamente acqua, e ovviamente rigorosamente del rubinetto/fontane (basta succhi, bibite gassate, vino e birra solo quando vado ogni tanto a mangiare fuori). Sono circa 3 anni che non mi compro nulla di abbigliamento (scarpe comprese). Ciò significa che in casa ne avevo già di avanzo. Ho dovuto comprare un costume da bagno l'anno scorso... I miei risparmi, derivati da quanto sopra (e da tante altre rinuncie che non ho descritto) li investo in ciò che mi piace (arte e cultura principalmente). Quindi i soldi li spendo lo stesso (stiano tranquilli i calcolatori del PIL) ma in cose ed attività che fanno meglio alla salute fisica, mentale e dell'ambiente.
Effetivamente Irene, la tua riflessione sulle riviste riempite di pubblicita' e' certamente condivisibile. Per fare un esempio pratico se io compro ogni settimana una rivista di 100 pagine dal costo di 5 euro, ma con 20 pagine di pubblicita', significa che 1 euro l'ho speso per quelle pagine che io non ho voluto. Alla fine dell'anno avro' speso 52 euro solo per pagare queste pagine di pubblicita'...vista cosi la cosa e' abbastanza grave. Stavo leggendo su un libro di Latouche che mediamente noi ogni spendiamo 500 euro per ripagare costi pubblicitari che non abbiamo mai richiesto ma che inevitabilmente ricadono sul prezzo di vendita dei beni di consumo.