Se ci pensiamo bene, la maggior parte di noi vive in città o paesi più o meno grandi ma generalmente tutti ben illuminati alla notte. A causa di ciò, raramente riusciamo a vedere il cielo stellato e gradualmente perdiamo (o abbiamo perso) questo "contatto" con l'arcana maestosità delle stelle e dei pianeti. Così si è creato un processo di progressivo "disincanto" dovuto a questa seperazione dell'uomo dal cosmo che ci priva del senso di reale partecipazione allo sviluppo della storia dello stesso. E' quindi sempre meno frequente l'esperienza della nostra unione con l'universo (tranne forse in quei pochi momenti che trascorriamo immersi nella natura) e questo non è per niente un bene, secondo me, perché si perde un senso di appartenenza importante e da qui possono originarsi dei profondi malesseri spirituali (che sono molto ricorrenti negli uomini delle societa' moderne). Provare a ripristinare questo rapporto "cosmico" può certamente giovare a chi desidera calmare il corpo e la mente.
infatti, sì, molto vero questo che dici, sia perché osservando il cielo uno va oltre il suo mondo personale e particolare e si connette un attimo a quello universale (proprio come succede camminando immersi nella natura), ma anche perché se uno guarda in alto (col buio ma anche di giorno) vede cose universali, appunto, cose che tutti potrebbero vedere in quello stesso momento e quindi uno si sente anche meno solo e pensa - beh, magari sono in buona compagnia in questo momento di agitazione - e insomma tutto questo aiuta (un po').
Verissimo anche quello che dici tu e ti racconto la mia esperienza personale: molti anni fa avevo una fidanzata in Brasile. Sto parlando di un periodo in cui internet e tutta questa facile comunicazione odierna non esisteva. Praticamente ci sentivamo una volta alla settimana. Lei andava a casa di una sua amica che aveva il telefono ed io la chiamavo da una cabina telefonica con un pacco di monetine. Dato che eravamo distanti io le dicevo sempre, ad una certa ora, di guardare la luna, perché l'avrei guardata anch'io nello stesso momento (per esemprio lei alle 8 di sera ed io all'una di notte). Così ci saremmo sentiti più vicini, condividendo lo stessa identica visione naturale nello stesso momento. Ovviamente non è necessario che due persone siano così distanti per fare questa esperienza. Anche abitando a pochi chilometri l'uno dall'altro e' possibile viverla. Ma quando non vedi una persona a cui vuoi bene per un lungo periodo dato che non è raggiungibile a causa della troppa distanza allora vai a cercare degli appigli "cosmici"! Ed io avevo trovato la luna...
"Avere la testa fra le nuvole e' comodissimo: permette di incontrare solo gente che sa volare".
Cariiiiina questa, ahahah, giusto! E a proposito di contemplazioni e luoghi che calmano, una mia amica terapeuta (un po' new age e molto "volatile" pure lei) per calmare l'ansia consiglia anche solo di immaginare un luogo o un paesaggio rilassante (meglio se è stato vissuto realmente in passato, ma non è necessario), visualizzandolo mentalmente come fossimo veramente lì (cercando di immaginare anche suoni, profumi ecc.).
E di questa che ne dici:"Punta alla luna. Se la manchi finirai tra le stelle!" ah ah ah sembrano le frasette dei diari delle medie. Però dai, ogni tanto ci vogliono questi viaggetti da fantascienza!
Ci vogliono sì, ogni tanto, dici bene, ah ah: categoria frasi cosmic-motivazionali!