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Gigi, 09/04/2013 — Ci sono tanti modi per utilizzare gli scarti delle verdure: dalla preparazione del compost, al brodo vegetale di autoproduzione.
Ma il metodo più semplice, sbrigativo e sicuramente economico è quello della vellutata.
Procedimento: raccogliere tutti gli scarti (lavati accuratamente) in un contenitore ermetico. Una volta raggiunto un quantitativo considerevole tagliarli a pezzetti e metterli a bollire. Quindi filtrare il brodo (che useremo, ad esempio, per un risotto) e a parte frullare gli scarti con olio e le spezie che più piacciono (vellutata).
Due piatti in un colpo solo. Metteteci di tutto, mi raccomando. Non esiste infatti buccia o parte della verdura che non sia commestibile!
Purtroppo, ahimè, no. Le foglie esterne dei carciofi (soprattutto di alcune qualità) non si ammorbidiscono molto facilmente, neppure con un'ora di pentola a pressione. Ci ho provato personalmente più volte, ma non c'è stato nulla da fare. Si possono comunque tagliarle a pezzetti e farci un brodo che poi andrà filtrato e utilizzato, ma io sconsiglio di frullarle perchè troppo fibrose
aggiornamento: se le foglie dei carciofi anzichè frullarle le schiacci con il passaverdure riesci a recuperarne una buona parte ;) Sperimentato!
Vedo solo ora questi commenti, io praticamente oltre a togliere le fibre più dure dei gambi e ad utilizzare anche quelli, scarto solo le foglie più esterne, e quelle comunque troppo dure da utilizzare le faccio bollire in acqua e poi una volta cotte (ci vuole un po'...) "gratto" via la polpa con un coltello, in modo che rimanga solo la parte più esterna e coriacea della foglia che finisce nell'organico. Almeno mi sembra di sprecare molto meno, e mi esce sempre un bel risotto aggiungendo anche i gambi!