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Infatti io non compro farmaci, NESSUN tipo di farmaco, e mi curo con la naturopatia, cercando di essere coerente il più possibile, e quindi anche di non essere ipocrita… Scegliere le medicine non convenzionali è una scelta per fortuna che sempre più persone fanno. La vivisezione esiste ancora eccome, solo che adesso la chiamano "sperimentazione", ma forse tu non hai visto immagini di animali con cranio scoperchiato o altre parti del corpo con innestato l'inverosimile in nome della ricerca... Per me questa è vivisezione. Innanzitutto io mi chiedo quale possa essere la presunzione dell’uomo per arrivare a sfruttare gli animali in tutti i modi possibili. Non credo che la sperimentazione sugli animali possa servire (e non lo credo solo io, ma anche molti medici e scienziati), primo perché a livello "fisico" siamo profondamente diversi e secondo perché non credo che qualcosa che provochi sofferenza da una parte, possa curare e guarire dall'altra. Non c’è equilibrio. Ci sarebbe anche da entrare in merito al perché ci sono persone che guariscono e altre no (magari non dipende dalla cura), perché una vera cura non esista e quanto sia grande la speculazione delle case farmaceutiche, anche solo su un farmaco da banco, ma non mi sembra il caso. Sono profondamente convinta che la prima cosa di cui occorra occuparsi sia l’alimentazione, e che le malattie siano lo specchio che riflette ben altri disagi oltre a quelli fisici, che ne sono solo una conseguenza. Non si tratta di ricerca scientifica o di vivisezione, ma di cambiare il punto di vista; la medicina scientifica, pur con tutti i suoi passi avanti, parte dal presupposto errato che tutti gli individui siano riconducibili a un semplice ammasso di cellule, impazzite o meno, e che quello da curare sia il sintomo, non le cause. Se cambiasse il punto di vista, ci sarebbero più persone sane e meno animali chiusi nei laboratori.