Condivido la proposta, finalmente abbiamo la tecnologia per inquinare meno, o smaltiamo smartphone o smaltiamo carta, entrambi vuol dire impattare negativamente sull ambiente. Fatta eccezione per poche persone per cui esistono e si possono ampliare servizi di assistenza informatica, la maggior parte delle persone ha un organo aggiuntivo quale il telefono. Usiamolo non solo per chattare. La vita può essere più semplice! Viva la buona tecnologia! Condividiamo
Purtroppo Msilvia e (CarlottaS), in realtà non è come sostieni tu, perché la tecnologia e' a sua volta inquinante ed il risparmio di carta che ne deriva non bilancia assolutamente l'impatto che essa stessa crea. Se i nostri computer, le nostre stampanti, i nostri telefoni cellulari, etc avessero una durata di almeno 20 anni, allora il tuo pensiero sarebbe giusto. Ma sai benissimo che non è così perché tutta questa tecnologia moderna ha una durata molto limitata in quanto soggetta ad obsolescenza programmata / percepita e, per questo motivo, l'inquinamento/impatto ambientale che ne deriva e' altissimo e lo smaltimento dei rifiuti tecnologici e' uno dei grossi problemi ecologici dei nostri tempi.
Su Contiamoci esiste anche una Buona Pratica specifica sull'obsolescenza programmata contiamoci.com spero che anche tu leggendola (compresi i relativi commenti) possa illuminarti su questo grande problema e non cadere nella trappola di credere che la tecnologia moderna, così come è al momento strutturata sul mercato, possa apportarci dei benefici ambientali. La tecnologia che abbiamo vuole farci credere che serve ad inquinare meno ma in realtà e' essa stessa che inquina molto di più del risparmio di carta che ne deriva. Grazie per l'attenzione e ciao!
Gentile don chisciotte,sono cosciente del fatto che la tecnologia sia poco sostenibile,ma al contempo non si può tornare indietro (purtroppo) e l'unico vantaggio che vedo è di prendere due piccioni con una fava,perché attualmente non possiamo fare a meno drlla tecnologia e si continuano a tagliar alberi per poter produrre carta. Anche le multinazionali stanno diventando paper free optando per piattaforme per immagazzinare grandi quantità di documenti piuttosto che produrli su carta (e la carta utilizzata per documenti che non ne possono fare a meno viene fatturata nei singoli progetti come un costo a se stante) e di condividere attraverso l'uso di cloud.
Qualora si optasse tutte le volte per l'uso di carta riciclata,allora condividerei il pensiero. Ma tale pensiero non lo trovo condiviso e quindi l'utilizzo di carta sempre nuova.
Grazie per il riscontro. Ma forse mi sono spiegato male. Non sto dicendo che dovremmo fare a meno della tecnologia ma che attualmente tale tecnologia moderna, per come è immessa sul mercato, non sta aiutando l'ambiente ma lo sta distruggendo. Se l'uomo sapesse usare intelligentemente la tecnologia, potremmo fare passi da gigante, ma purtroppo attualmente non è così. Perché chi produce la tecnologia lo fa con logiche di mercato e di massimizzazione di fatturati. Cioe' non esiste la voce "limitare l'impatto ecologico" nei ragionamenti dei produttori di tecnologia. Più si produce e più si immettono sul mercato nuovi prodotti per sostituire quelli "vecchi" ma ancora funzionanti e meglio è per il portafoglio dei produttori. Se i dispositivi tecnologici fossero studiati e prodotti per durare più tempo (almeno una ventina di anni) allora sarebbe tutto perfetto, tranne i fatturati delle aziende. E questa cosa sarebbe fattibile ma a nessuno interessa immettere sul mercato un prodotto di lunga durata (e quindi di basso impatto ambientale). Finché la tecnologia sarà al servizio, non dell'uomo, ma dei fatturati delle aziende, con rapidissimi cambi di modelli e guasti da obsolescenza programmata non migliorerà nulla a livello ambientale, ma solo la comodità dell'uomo che è così...stupidamente intelligente. Non c'e' alcuna scusa di fronte a questo scempio dell'obsolescenza programmata. A me quello che fa incavolare e' che, non solo non vogliono ammettere che è così, ma addirittura si spacciano come i paladini dell'ambiente, perché con la loro tecnologia si risparmierebbe carta. Le multinazionali che diventano "paper free" pensi lo facciano per motivi ecologici od economici, prima di tutto?
Meno carta certo ma le discariche sono piene dei loro rifiuti tecnologici che vengono esportati nel terzo mondo (vedi le discariche de Ghana). Ciao e grazie.
Ringrazio ancora per il feedback fornito, tuttavia desidererei far notare che diversi sono i post di buone pratiche (su questo sito) che promuovono l'uso di app piuttosto che di carta (ricevute telefoniche, banche, ecc) e che hanno riscontri positivi. Interessante il punto di vista delle multinazionali, ma attualmente riscontro una forte politica di "long life" (e di riciclo, se vogliamo vederlo con altri occhi) in materia non solo di carta ma anche di tecnologia, soprattutto a fronte di costi aggiuntivi ritenuti non necessari (ovvero cambiare tutti i pc, macchinari, etc) e optando piuttosto per il noleggio di macchine il cui acquisto risulta surplus (fotocopiatrici, ad esempio). Non è bene far di tutta un'erba un fascio e penso sia bene poter riconoscere anche chi, nel suo piccolo e non solo nella visione multibusiness, si adopera per adottare tali misure.
È bello poter confontare diverse esperienze. Lo apprezzo e ringrazio della possibilità. Ora ti parlo di 2 progetti che ho seguito personalmente:
Digitalizzazione archivio bibliotecario per testi a rischio estinzione presso la facoltàdi matematica e fisica dell'UNIFE
E
Uso della PEC in tribunale, una piattaforma che riceve e invia documenti in formato pdf.
La sostenibilità della tecnologia é un tema che va affrontato, così come l'obsolescenza programmata. Ma vanno anche sfruttati i vantaggi attuali di questa conoscenza. Ogni giorno con l archiviazione digitale, si risparmiano alberi, polveri sottili, tempo e si genera facilità di comunicazione.
Credo poco produttivo e anzi sabotativo qualsiasi affermazione che nega l utilità della tecnologia. Piuttosto utile invece migliorare la tecnologia esistente e ridurre l impatto ambientale che questa cagiona. Di certo vendere e gettare migliaia di smartphone all anno, e bruciare carta al contempo non mi sembra affatto una soluzione! Esiste anche una petizione sui filtri delle sigarette non biodegrabili, tuttavia adesso si parla di digitale per cui, fin tanto che non sarà possibile fumare via chat ... lo trovo pressoché irrilevante, almeno quanto sostenere che un dispositivo abbia l impatto di miglaia di volantini e buste e involucri che quel disposotivo potrebbe eliminare. Cominciamo con l inquinare meno e nel frattempo riduciamo impatto senza tornare al medioevo!
Grazie a te per il riscontro. Sarei davvero felice se accadesse quello che dici tu e l'ho spiegato anche sopra e assolutamente non ho negato l'utilita' della tecnologia ma l'utilizzo scorretto della stessa, essendo legata al momento solo a logiche economiche e solo in un secondo momento a logiche ambientali "di comodo". Quando Ia Apple produrrà un Iphone pensato per durare un tempo logico atto a limitare l'impatto ambientale ne riparleremo. Per il momento la Apple avrà già sicuramente pronto il modello Iphone 20...ma non ha nessuna intenzione di produrlo ed immetterlo sul mercato adesso. Prima deve produrre l'Iphone 9 e poi il 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18 e 19...intanto noi risparmiamo carta...e riempiamo le discariche di rifiuti tecnologici che hanno sfruttato risorse ambientali per essere costruiti!
L'essere umano ha dimostrato che, fino ad oggi non è stato in grado di gestire la tecnologia ed il progresso per fini ambientali, per migliorarsi, per diventare più saggio. La storia insegna, guarda l'invenzione della plastica cosa ha prodotto, e guarda adesso le dipendenze che stanno nascendo a causa di internet, cellulari etc. Dai in mano un cellulare ad un essere umano e lui è talmente capace di sfruttarlo al meglio, che riesce anche a guidare l'auto mentre guarda lo schermo del telefono. Mette in secondo piano la priorità (la strada) rispetto ad un semplice "bip" di un SMS in arrivo a cui bisogna rispondere subito (sempre guidando si intende...).
Ciao.
Anche Giorgio Gaber entrerebbe in questa discussione con la sua canzone Timide Variazioni