Amici fino in fondo
Trama
L'eutanasia è una pratica diffusa per gli animali anziani, molto ammalati e prossimi alla dipartita. Stefano Cattinelli, veterinario, vegano da anni, ha scelto non soltanto di curare gli amici a quattro zampe con l'omeopatia, i fiori di Bach, la kinesiologia, l'omotossicologia ma di assisterli durante gli ultimi istanti della loro vita.
Il libro raccoglie diverse testimonianze che raccontano come questa dolorosa esperienza si sia comunque rivelata arricchente e significativa in termini di esperienza di vita e di crescita personale.
Biografia
Medico veterinario, esperto in Omeopatia, Fiori di Bach, medicina Antroposofica e Biopsicogenalogia. Sull'argomento dell'accompagnamento empatico ha scritto: Tenersi per la zampa fino alla fine, accompagnamento empatico degli animali alla fine della vita con Daniela Muggia, Amrita edizioni e L'ultimo dono, percorsi interiori per accompagnare consapevolmente il nostro animale alla fine della vita, Impronte di Luce edizioni.
Edito da Terra Nuova Edizioni
Codice ISBN: 9788888819099
Insieme al mio cane fino alla fine, con empatia
Io sono un veterinario, omeopata. Ho scelto questa professione perché ho vissuto la mia infanzia con un cane; lui è stato presente durante le mie intense crisi adolescenziali e ha rappresentato per me un reale punto di riferimento emozionale all'interno di una famiglia troppo presa dal lavoro e dal risolvere i problemi che mio fratello creava.
Quando Topper, così si chiamava, è stato male, che era già vecchietto, io facevo il secondo anno di Università, mi sarebbe piaciuto trovare dall'altra parte del tavolo delle visite un professionista che mi dicesse: "Sai, Stefano, c'è la possibilità che tu gli stia semplicemente vicino, che lo segui secondo i suoi bisogni, come una persona anziana che magari ha perso anche un po' della sua autonomia rispetto a come eri abituato a vederlo. Non ti devi preoccupare del suo dolore perché esistono dei farmaci che sono stati inventati apposta per questo; si chiamano cure palliative. Tu stagli vicino; stai nel tuo dolore e ringrazialo per l'esperienza che avete fatto insieme e vedrai che andrà tutto bene. Lui si spegnerà a casa tra le tue braccia".
Così avrei voluto che accadesse ma a Topper è stata fatta l'eutanasia. Alcuni anni dopo mi sono trovato io dall'altra parte del tavolo e, poiché l'eutanasia è sempre stata una consuetudine indiscussa (non voglio vederlo soffrire...) era a me che veniva chiesto di ammazzare gli animali anziani o con malattie inguaribili.
E questo non mi andava. Allora, ancora 15 anni fa, ho provato a vedere come si sarebbe potuto fare diversamente. Oggi, dopo aver seguito quasi un migliaio di casi in tutta Italia, sono proprio contento di vedere che sempre più persone, per amore nei confronti del proprio animale, superano le loro paure affinché il "non voglio vederlo soffrire" lasci il posto a "sono io che soffro ma ho la forza di stare nel mio dolore". Come ogni buona pratica bisogna farla, anche più volte, per impararla a farla bene.