Le buone pratiche di
Francesca Guidotti

Dimmi come stai

Da 5 anni  studio, osservo e sono totalmente coinvolta nelle dinamiche di gruppo e in stretta relazione con le comunità intenzionali ecosostenibili, anche detti ecovillaggi. Quando ho scelto di avviare un progetto insieme ad altri compagni di avventura si è reso ancora più palese ai miei occhi quanto il passo più difficile da compiere in progetti del genere non è quello della burocrazia, della ricerca di fondi o del trovare le soluzioni tecniche ed ecologiche migliori, bensì le relazioni umane.

Mi sono accorta quanto cambia radicalmente le riunioni iniziare con un “giro” sul “come sto” in cui ogni membro del gruppo ha un tempo (uguale per tutti) per esplorare i propri sentimenti di quella giornata o del periodo ed espellere pensieri positivi o volontà di cambiamento di cui si ha profondamente bisogno. Uno parla e gli altri ascoltano. Ci si sforza di andare all'essenziale e a ascoltare profondamente. Far diventare questo piccolo momento una buona abitudine all'inizio di ogni riunione aiuta i membri del gruppo a calibrare discussioni, decisioni e impegni consapevoli del sentire dell'altro. In questo modo si abbattono drasticamente situazioni di stallo, di blocchi ingiustificati, ripicche e sfiducia, migliorando la comunicazione fra i membri e le probabilità di prendere una buona decisione.

Un altro modo molto efficace per conoscere il sentimento di chi fa parte del nostro gruppo è l'abbraccio. Noi ci salutiamo tutte le mattine così da osservare se l'altro è stanco, è pieno di energie, ha bisogno di supporto o... c'è un conflitto irrisolto: se c'è qualcosa che non va sarà difficile concedersi un abbraccio o lo sentiremo "freddo", a quel punto meglio ritagliarsi del tempo per superarlo, comunicando all'altro quando e come non vi siete sentiti rispettati nei vostri bisogni primari. Questo vi aiuterà a non covare rancore e a sentirvi nuovamente liberi di occuparvi di voi, del gruppo e del percorso che state costruendo insieme!