zona etica cappotto termico materiali isolanti risparmio energetico

oliver, 08/02/2014 — Spesso uno dei punti più deboli della casa, per quanto riguarda le dispersioni termiche, sono i davanzali delle finestre. Quando sono progettati (male) senza un taglio termico, ovvero sono passanti senza interruzioni dall'interno all'esterno, anche se si trovano sopra ai radiatori, d'inverno sono freddi quasi come delle lastre di ghiaccio, perché fatti generalmente di materiali lapidei estremamente dispersivi. Quest'anno, trovandoci nell'impossibilità di smurare tutti i davanzali e fare il famoso "taglio", e altrettanto di fare un vero e proprio cappotto esterno che li inglobasse in qualche modo, ho sperimentato un metodo facile e veloce per limitare il danno: presi dei blocchetti di polistirolo di recupero (facevano da base per dei bancali), li ho sagomati con un coltello affilato in modo da poter ricoprire praticamente tutta la parte esterna del davanzale, e fissati con dello scotch di carta (analogamente si possono usare anche dei semplici pannellini di polistirolo, spesso usati per fare da materiale riempitivo e antiurto nei pacchi da spedire: è solo un pò più macchinoso tagliarli a misura e fissarli, sempre girando intorno con dello scotch per non usare colle che poi non vengono più via). Devo dire che abbiamo sentito la differenza: la casa è sensibilmente più veloce da scaldare e si raffredda più lentamente quando si spegne il riscaldamento. In effeti, con soli 2-3 cm di un buon materiale isolante, la dispersione termica di un elemento in pietra viene ridotta di un 50-60% minimo. E a Primavera il tutto si può smontare in pochi minuti...