Il calendario della raccolta differenziata dell'azienda Etra della provincia di Padova, si presenta con questo titolo (vedi foto):"Un fiume di plastica - Viaggio verso il mare. Dalla sorgente al mare. Un viaggio di 12 mesi raccontato dai rifiuti plastici abbandonati lungo il fiume Brenta". Praticamente ogni mese riporta una foto inquietante di plastica abbandonata lungo il fiume, fino alla foto di dicembre, dove la plastica e' immortalata giacente sulla spiaggia.
Sono foto molto ad effetto (alcune dei fotomontaggi, ma non importa, perché quelle scene esistono davvero!) che rappresentano ciò che personalmente il mio (e nostro) sensibile occhio ecologico percepisce ogni giorno. Ogni foto ha una didascalia che riporta informazioni, dati sulla non biodegrabilita' della plastica, sui danni che sta creando e si danno consigli per arginare il problema come singoli. Da un lato questa cosa mi fa molta paura perché vuol dire che adesso il problema è letteralmente "emerso" nel verso senso della parola (per non parlare però della plastica "sommersa" che giace sotto terra e nelle profondità marine). Dall'altro lato sono felice, come già detto in altri commenti, perché prima di tutto trovo conferma che il mio personale stato d'animo a riguardo non è frutto di una mia psicosi che dovrei curare e casomai e' il contrario (ed oramai ne sono convinto) e cioe' che la psicosi affligge invece tutte quelle persone che sono totalmente incuranti del problema perché i loro occhi/cuore/spirito non riescono a percepirlo, in quanto "ipnotizzate" da false priorità nella loro esistenza (mentre la priorità numero 1 e' quella di cui stiamo parlando, per la conservazione della specie umana).
In secondo luogo sono felice perché si sta creando consapevolezza e veramente mi auguro che tante persone possano leggere quel calendario e cominciare a modificare il loro stile di vita affinché si determini veramente un futuro sostenibile per la razza umana. Un'altra goccia (o tante altre gocce) da aggiungere al nostro piccolo grande oceano sostenbile.
Nuovamente ricordiamo anche su questa Buona Pratica (che è quella che ha il maggior numero di "contami" e quindi più visibilità nella nostra community) il link per sottoscrivere la petizione per fermare la produzione e l'abbandono della plastica usa e getta e obbligare alla produzione di sola plastica biodegradabile change.org E' importantissimo firmare per aiutare e sostenere Debora Fabietti in questa pregievole inziativa, ma sopratutto per dare una speranza al futuro della Terra, o meglio del nostro habitat, prima che sia troppo tardi. I danni provocati dall'abbandono di plastica nell'ambiente sono già enormi e li potete vedere anche qui instagram.com Bisogna arrivare ad un milione di firme ed attualmente siamo solo a poco più di 220.000. Vi prego pertanto di firmare e di far girare questa petizione condividendola sui social network che frequentate. In questo modo aumentiamo anche la consapevolezza sul problema, nella speranza che gradualmente le persone cambino le loro abitudini verso un futuro più sostenibile e più GIUSTO per tutti. Grazie mille per l'attenzione.