spiritualità corpo cura ecologia della mente guarigione mente pensiero

Utente disiscritto, 08/04/2013 — ciao... da qualche anno pratico meditazione vipassana. mi piace proporla qui perché siamo più focalizzati sul contenuto di quello che leggiamo che su altri aspetti quali la "popolarità", la vetrina etc sto notando un cambiamento positivo nella mia vita ed ho voglia di condividere questa sensazione perché magari potrà stimolarti, interessarti, incuriosirti. se hai qualche domanda da farmi proverò a risponderti. se sei su un percorso volto ad approfondire la consapevolezza di te stesso/a credo che questo argomento potrebbe interessarti molto. : )

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don_chisciotte
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"Possiamo forse conoscere qual è l'arte che migliora l'uomo stesso, se non sappiamo chi siamo? Se conosceremo noi stessi, conosceremo forse la cura che dobbiamo prenderci di noi, se no, non la conosceremo mai". "Conoscere se stessi rende liberi, mentre la condizione opposta e' quella degli schiavi". (Socrate)

don_chisciotte
don_chisciotte

"La maggior parte degli uomini si affretta ad esplorare il mondo esterno, non sapendo che il più bel viaggio che si possa intraprendere e' quello dentro noi stessi" (Rabindraat Tagore, filosofo e poeta indiano, premio Nobel per la letteratura nel 1913)

felice_mente
felice_mente

Ciao, propongo un corso di meditazione per bambini e ragazzi a Torino ispirato alla tradizione del buddhismo tibetano, ma anche alla minfulness, se qualcuno fosse interessato! Per l'a.s. 2016/17 il team di Rigpé Yeshé propone il nuovo corso di meditazione per bambini e ragazzi:

"Connected: siamo tutti interconnessi!"

(età consigliata: da 6 a 14 anni. Per ragazzi più grandi che desiderano essere da supporto per la conduzione del gruppo, concordare direttamente)

Viviamo nel mondo della connessione e della rete, ma proprio per questo spesso siamo dispersi all'esterno, perdendoci il contatto con noi stessi e con l'ambiente e le persone che ci circondano nel momento presente, qui, ora.

Siamo vincolati ad un'idea di felicità al di fuori di noi. Pensiamo di poter essere felici solo realizzando questo o quel progetto, e siamo di conseguenza sempre in ricerca... In realtà, tutte le condizioni per essere felici sono già presenti dentro di noi, sono solo da riconoscere...

Imparare a fermarsi e volgere la mente all'interno ci permette di vivere con presenza mentale e di riconoscere le condizioni di felicità che sono già presenti, ma che di solito non vediamo..

Connessi a se stessi: attraverso lo strumento della meditazione i bambini e i ragazzi impareranno a diventare consapevoli del loro corpo e dei loro stati mentali, ovvero pensieri, emozioni, sentimenti, e a prendersene cura.

Connessi agli altri: questo percorso di meditazione ha lo scopo di sviluppare l'autostima e la fiducia in se stessi necessarie a gestire lo stress e a prendersi cura delle relazioni, esercitando l'ascolto profondo e la parola amorevole.

Connessi al Pianeta: con la pratica della meditazione possiamo imparare a guardare in profondità e riconoscere che non siamo isole separate dagli altri esseri viventi, ma legati da un "cordone ombelicale" che ci lega ancora a nostra madre e ai nostri antenati, ma anche al sole, alla pioggia, alla terra e a tutto ciò che crea le innumerevoli cause e condizioni della nostra esistenza.
Prendere consapevolezza dell' interdipendenza promuove nei bambini e nei ragazzi un maggiore senso di responsabilità nel rispetto di sé, degli altri, del pianeta.

In contemporanea al corso per i bambini e i ragazzi, i genitori che lo desiderano potranno seguire un percorso analogo condividendo le tecniche e i temi trattati, al fine di sviluppare un linguaggio comune utile all'integrazione nella vita quotidiana.

Luogo: centro Rigpa Torino, via Massena 82

Orario: 19,30-21,15 nella serata del giovedì.

Date: 20 Ottobre 2016, 17 Novembre, 15 Dicembre, 19 Gennaio 2017, 16 Febbraio , 16 Marzo, 6 Aprile, 4 Maggio, (1 Giugno: sessione per eventuale recupero o festa finale)

Costo e info: euro 80 a famiglia Iscrizioni entro il 18 Ottobre 2016 scrivendo a: Euro 20 per quota associativa 2016 per un genitore

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ciao, dici bene qui "perdendoci il contatto con noi stessi e con le persone" e mi chiedevo se per noi adulti (quindi nella relazione adulto-adulto, non adulto-figlio o allievo) c'è modo di recuperarla questa connessione sincera o è pressoché impossibile, nel senso che o c'è già o non c'è (e quindi appunto si cerca di insegnarla giustamente ai più giovani perchè i meno giovani ormai sono già persi nella centrifuga della 'vita moderna' o comunque del 'dover essere qualcosa di definito')? Perché io noto sempre di più una mancanza di attenzione all'altro, trasversale e in ogni luogo (reale, in rete, ovunque), sono rarissimi i casi di una vera connessione, sto cominciando davvero a parlare con le piante e i gatti... forse perché piante a animali sono 'nudi' cioè non hanno sovrastrutture da 'difendere' mentre noi, quando ci incontriamo mandiamo avanti quello che siamo esteriormente, o dobbiamo essere, ma la parte viva di noi in realtà si sta parlando da parecchi metri di distanza, e quindi è ovvio che la comunicazione è difficile. Cioè, nei tuoi corsi o dei tuoi colleghi hai visto miglioramenti anche di persone adulte, relativamente alla connessione empatica?

felice_mente
felice_mente

Ciao Irene70, l'empatia è una delle qualità innate dell'uomo e fondamentalmente tutti, a qualsiasi età, possiamo farci ritorno, imparare a coltivarla e raccoglierne i frutti. Certo è che un seme, se non viene innaffiato e curato, non dà frutti. Allo stesso modo, innaffiando semi diversi (egoismo, autoaffermazione, arrivismo...), si raccoglieranno altri frutti... Nei corsi che tengo e che frequento ho visto eccome dei cambiamenti anche negli adulti rispetto alla presenza, all'empatia, alla capacità di ascolto e di mettersi nei panni degli altri ... Il passo successivo all'empatia (che è la capacità di comprendere e sentire come si sente l'altro) è la compassione: cogliere la sofferenza dell'altro e attivarsi per alleviarla, anche senza "fare" nulla, semplicemente offrendo la propria PRESENZA, l'ascolto profondo che permette all'altro di fare chiarezza a se stesso... Presso l'associazione Rigpa Torino (rigpa.it) esistono anche corsi di accompagnamento empatico alla fine della vita basati sugli stessi principi di ascolto empatico. Tra gruppi di colleghi che hanno fatto insieme certi percorsi di consapevolezza possono accadere dei veri e propri miracoli, come vediamo nel video "Happy teachers will change the world" (youtube.com).

Io sono in una realtà lavorativa normale, in una scuola primaria della cintura di Torino, con colleghi ordinari. Non ho aspettative da loro, cerco di osservare me stessa nel mio relazionarmi, e mi sono impegnata ad innaffiare comunque i loro semi di felicità...ammetto di ricevere più soddisfazioni dai miei alunni che dai miei colleghi, ma queste sono solo mie aspettative. Coltivare la consapevolezza significa accettare senza recriminare tutto ciò che si presenta, riconoscendone l'insegnamento che possiamo trarne!

irene70 - disiscritto
irene70 - disiscritto

Ti ringrazio molto per la tua risposta, Grazia, molto interessante (e avevo proprio bisogno di poter sperare un po' in meglio in effetti)! Grazie ancora e buon lavoro per la tua bella attività.

don_chisciotte
don_chisciotte

Io non pratico la meditazione e non me ne intendo. Ma mi sono sempre chiesto come questa puo' avvenire in contesti dove l'essere umano e' circondato da tutto cio' che esattemente il contrario della meditazione. Cioe', per fare un esempio semplice, una persona fa un'ora di meditazione e poi esce di casa ed e' assalita da luci artificiali, rumori di citta', messaggi pubblicitari, discorsi frivoli, etc Ora, leggendo il libro "Il Tao per un anno" di Dae Ming-Dao ho trovato questo paragrafo che conferma le mie perplessita' (non me ne vogliano le persone che praticano o insegnano meditazione, mi limito a riportare questo pensiero): AMBIENTE - Come potete vivere in mezzo al costante rumore del traffico? Al puzzo dei rifiuti? Fra palazzi anziche' fra montagne? Nel movimento delle strade anziche' dei fiumi? Con il cemento anziche' la terra sotto i piedi? Vi sono aree metropolitane famose per la loro forza, la loro storia e il loro posto nella civilta'. Tuttavia, luoghi simili non possono essere anche centri spirituali. Basta osservarli con gli occhi e con il cuore: come potrebbe mai fiorirvi alcunche' di sacro? Il rumore del traffico e' incessante. A qualunque ora del giorno e della notte, il rombo di sottofondo e le costanti vibrazioni sradicano tutto quanto esiste di più sottile. L'aria e' greve di polveri e fuliggine. Quando fa caldo, il puzzo dei rifiuti in putrefazione si solleva come i miasmi da un lebbrosario. Soffocata dal cemento, dall'asfalto, dall'acciaio e dalla sporcizia, la terra non riesce a respirare. Alcuni abitanti di queste citta' sviluppano tuttavia un interesse di tipo spirituale, e vogliono sapere se e' possibile raggiungere livelli di pratica elevati pur continuando a vivere in un ambiente cosi' urbanizzato. La risposta e' NO. Realizzarsi appieno in un contesto urbano non e' possibile, perche' richiede il raggiungimento di stati psicofisici particolari, strettamente legati alla calma ed alla cura del sottile. Quando il ruggito della citta' e' tutto quello che abbiamo, come possiamo udire il canto del divino intorno a noi?

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Tutti sappiamo che gli asceti, gli Yogi, i monaci Tibetani e anche i nostri preti vivono in luoghi lontani dal trambusto cittadino. Ed è sicuramente vero che per raggiungere livelli di pratica e consapevolezza profonda la città non è certo il setting ideale. Però credo che sia meglio fare che non fare. Iniziare a meditare o anche solo entrare in contatto con le sensazioni che il nostro corpo ci segnala, è un cambiamento utile a noi e anche al nostro "vicino". Si inizia e poi magari ci si rende conto di volere di più, e quindi si può decidere di fare qualche ritiro, un tuffo in una pratica più strong. Se pensiamo che i Tibetani sono in giro per il mondo (perché costretti a fuggire dal loro paese) per insegnare le loro pratiche e anche a meditare in città, direi che qualsiasi passo seppur piccolo è meglio che nulla. Certo non diventeremo degli asceti, come non tutti saranno preti o suore eremiti.

don_chisciotte
don_chisciotte

Sempre da profano relativamente all'argomento di questa Buona Pratica, mi viene da dire che il silenzio, la solitudine, il ritiro in un luogo isolato che favorisca l'introspezione, possono giocare senz'altro un ruolo fondamentale per coltivare lo spirito. ‎ Quindi anche allontanarsi per un periodo più o meno lungo dalla nostra quotidianità può aiutare a riflettere per vedere le cose in maniera diversa e magari assumere una prospettiva nuova. Ma queste "esperienze" restano dei momenti a se' stanti della nostra esistenza che sono al di fuori della nostra normale routine. Resta cioè una separazione tra la vita abitudinaria e i momenti della meditazione e questo a mio avviso non consente di esplorare (e quindi poi di sfruttare) appieno le risorse presenti nell'essere umano concepito in maniera più olisitica (spero di aver espresso un concetto chiaro). Insomma voglio dire che la spiritualità dovrebbe essere intesa non meramente come un modo per vivere "certi momenti" della nostra esistenza, ma piuttosto come un modo di "essere" una persona.‎ ‎

assunta
assunta

Vi segnalo un evento molto interessante che tocca diversi temi sulla consapevolezza: sono 40 webinar gratuiti. Trovate tutte le info qui: thatsgoodnewsblog.com

Si parte stasera e si prosegue fino al 27 marzo...

Buona consapevolezza :-)

elisabetta_735
elisabetta_735

Io una domanda a windmauri l'ho fatta il 9 aprile ma non ho avuto risposta nonostante io abbia notato che il 12 aprile lui ha risposto a donnatetra. Forse ho sbagliato la procedura?

Utente disiscritto
Utente disiscritto

ero io ad essere assente... scusa. ho provato a risponderti sotto. ciao

shilagange
shilagange

Sono insegnante di meditazione e di mindfulness, sul mio blog sto inserendo alcune meditazioni e consigli per fare da soli artemindfulness.wordpress.com da lì potete andare sul mio sito e trovarne altre. Se una persona è proprio all'inizio potrebbe non trovarsi bene nei corsi di Goenka, un po' troppo "duri" ed intensi, inoltre credo che la vipassana non sia uno stile di meditazione adatto a tutti, così come altri più legati alle visualizzazioni o a tecniche induttive non vanno sempre bene. Consiglio di iniziare sempre con la guida di un insegnante qualificato, per capire bene come funziona, e di provare per breve tempo diversi stili di meditazione per trovare il più adatto a sé e alle proprie esigenze di quel periodo, perché nessun maestro può sostituirsi alla nostra bussola interiore che sa guidarci nel modo migliore...sono disponibile a consigli o brevi sessioni skype gratuitamente!

elisabetta_735
elisabetta_735

Io mi sono iscritta a Vipassana per il prossimo mese di giugno. Hai qualche suggerimento pratico da darmi? Una persona mi ha detto di chiedere di cenare perchè l'alimentazione così come impostata potrebbe non sostenermi a sufficienza. Tu che ne dici?

Utente disiscritto
Utente disiscritto

ciao elisabetta_735

scusami se ti rispondo con tanto ritardo, devo ammettere che non sono più venuto sul sito di contiamoci e quindi non mi sono accorto della tua domanda. ho ricevuto in mail l'invito del team di contiamoci a valutare questa possibilità di rispondere alla tua domanda, e lo faccio con piacere.

non ti conosco eppure provo gioia a sapere che ti sei iscritta al corso di vipassana. secondo me non devi preoccuparti di nulla. perché tutto è fatto ed organizzato per bene.

liberati quanto più puoi da ogni preoccupazione ed ansia. predisponiti positivamente, come se stessi facendo un regalo a te stessa, un'occasione unica per stare con te 10 giorni.

non ci sono particolare consigli. è tutto molto semplice e funziona bene. ascolta te stessa, non ascoltare nemmeno me. sii serena perché sei già un passo avanti.

gabritic
gabritic

Oh, da tempo leggo e rileggo cose sulla meditazione, e me la conto... vorrei davvero farla, ma da sola mi ci metto solo saltuariamente! Vorrei tanto trovare un gruppo a Torino, ma il problema vero è che sono tutti a pagamento e io proprio non me lo posso permettere... Lancio un messaggio in bottiglia, chissà...!

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ciao Gabritic, vivo a Torino e sono iscritta all'associazione H.E.R. che si occupa di naturopatia, formazione, e ricerca scientifica sulle medicine complementari. All'interno degli spazi della circoscrizione 7 (zona corso belgio) tiene corsi di naturopatia base, meditazione, reiki, tecniche di rilassamento. Al solo costo della tessera di iscrizione puoi partecipare ai diversi laboratori, il primo incontro è gratuito. Se sei interessata contattami pure.

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ho trovato un altro posto dove fanno la meditazione camminata di Tich Nath Hanh, e anche qui i costi sono veramente moderati, solo per coprire le spese. Li trovi qui pluralismoreligioso.it

annalessia9
annalessia9

ciao granitas! il post è un pò vecchio e spero che sei ancora lì, ho dato un'occhiata al sito di HER ma non ho trovato numeri a cui chiamare per chiedere informazioni, né orari in cui sicuramente vado lì e trovo qualcuno.. tu sai a chi posso rivolgermi? grazie

gretagolia_granitas
gretagolia_granitas

Ciao Annalessia9 se vai ora sul sito hernews.org c'è la homepage aggiornata con le nuove attività, orari e cellulare . Fammi sapere se riesci.

donnatetra
donnatetra

che cos'è la meditazione vipassana? mi dai un po' di informazioni in più?

Utente disiscritto
Utente disiscritto

ciao donnatetra,

"vipassana è un termine che significa "vedere le cose in profondità, come realmente sono", è una delle più antiche tecniche di meditazione dell'india. essa fu riscoperta ed insegnata più di 2500 anni fa come metodo universale per uscire da ogni tipo di sofferenza, un'arte di vivere."

ho messo tra virgolette questa definizione perché è quella che troverai visitando questo sito: atala.dhamma.org

vorrei però scrivere qualcosa più di mio... che non avevo mai praticato alcun tipo di meditazione in passato e che non conoscevo nemmeno tanto bene il significato della parola meditazione.

so solo che qualche anno fa ero partito per un piccolo viaggetto grazie al couchsurfing e sono stato ospitato a praga da un ragazzo il quale, seppur incontrato per la prima volta, ha dato una svolta importante alla mia vita.

lui mi ha parlato di meditazione e mi ha spiegato qualcosa di vipassana, poi mi ha invitato a curiosare nel sito che ho dato anche a te. posso solo dirti che dopo un anno ho deciso di fare anche io l'esperienza di sperimentare un corso di 10 giorni.

per è stata un'esperienza importante che mi piacerebbe condividere, trasmettere.

se leggendo qualche informazione dal sito che ti ho indicato ti viene in mente qualche domanda, fammi sapere, proverò a risponderti con piacere.

buona lettura e grazie : )

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